Assedio di Nasso: differenze tra le versioni
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{{Coord|37|05|N|25|28|E|region:GR_scale:2000000|display=title|notes={{sp}} Localizzazione di [[Nasso]]}}
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La spedizione incontrò da subito difficoltà, a causa di screzi nati tra Aristagora e Megabate durante il viaggio verso Nasso. Qualcuno, forse lo stesso Megabate, informò gli abitanti di Nasso dello sbarco imminente. Quando sbarcarono, persiani e [[ioni]] si trovarono di fronte una città asserragliata e pronta a subire un lungo assedio. Dopo quattro mesi senza risultati, a corto di soldi, la spedizione fu costretta al rientro in [[Asia Minore]] senza aver concluso risultati tangibili.
Sentendo prossima la sua destituzione come Tiranno di Mileto, a causa della spedizione fallimentare, Aristagora incitò tutta la [[Ionia]] a sollevarsi contro Dario. La rivolta si diffuse nella [[Caria]] e a [[Cipro#Storia_antica|Cipro]]. Per tre anni le forze persiane cercarono di reprimere i moti di ribellione accesi in Asia Minore con esiti effimeri. Raccolte però le forze, decisero di colpire il centro di queste ribellioni: Mileto. Nel [[494 a.C.]], con la [[battaglia di Lade]], i Persiani sconfissero la flotta ionica in modo decisivo. A seguito della caduta di Mileto, le ribellioni in Asia Minore cessarono e Dario poté organizzare delle forze punitive contro [[Atene (città antica)|Atene]] ed [[Eretria (città antica)|Eretria]], le quali avevano incoraggiato e sostenuto le rivolte, dando luogo così alla [[Prima_guerra_persiana|prima invasione persiana della Grecia]].
==Fonti==
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