Caffè Burello: differenze tra le versioni
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Durante l'ultimo ventennio del [[XIX secolo]], il Caffè Burello poteva considerarsi una tappa obbligata per i giovani torinesi di buona famiglia, alla ricerca di nuovi cavalli e [[calesse|calessi]] veloci e, negli ultimi anni del secolo, la svolta tecnologica dovuta alla diffusione degli [[automobili]], di gran moda nella vicina [[Francia]], polarizzò l'interesse della clientela.
Fu nelle sale del Caffè Burello, frequentate abitualmente da tecnici come [[Giovanni Battista Ceirano|Ceirano]] e [[Aristide Faccioli|Faccioli]], da aristocratici come [[Emanuele Cacherano di Bricherasio|Bricherasio]], industriali come [[Michele Lanza (imprenditore)|Lanza]] o semplici benestanti come [[Cesare Goria Gatti|Goria Gatti]] e [[Giovanni Agnelli (1866-1945)|Agnelli]], accomunati dalla passione per i mezzi a motore, che nel [[1899]] nacque l'idea della [[Accomandita Ceirano & C.|Welleyes]] e si tennero le riunioni costitutive della [[FIAT]].<ref>{{cita web|url=http://www.extratorino.it/ITA/scheda.php?ID=672|titolo=extratorino.it guida alla città|accesso=12 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.aboutturin.com/personaggi-famosi-torino.html|titolo=personaggi famosi di Torino|accesso=12 gennaio 2012}}</ref>
==Note==
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