Discussione:Elohim: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Incipit: nuova sezione
Riga 301:
 
{{ping|Ulisse0}} l'idea non è malvagia. facciamolo insieme il paragrafo sul salmo 82. io ho molto materiale in proposito--[[Utente:Zapag|Zapag]] ([[Discussioni utente:Zapag|msg]]) 18:49, 13 nov 2016 (CET)
 
== Incipit ==
 
Dunque, stiamo ripartendo con il lavoro e io direi per prima cosa di partire ovviamente dall'incipit. Vorrei esporvi qualche osservazione su cui vi invito a esprimervi. <br /><small><legalese>Premetto per chi legge che, per necessità di studio, potremmo dover riportare ampi stralci di opere altrui, e certamente ne rispettiamo con piena intenzione il diritto d'autore, ma si tratta di argomentazioni su cui occorre analizzare la testualità e non è quindi possibile risolvere differentemente.</legalese></small>
#Qui sopra abbiamo visto che già per la frase iniziale, quella che in un battito di palpebre deve dare l'idea di quale sia l'argomento, ci sono ben tre definizioni diverse: il GDE parla di "nome" di Dio, Treccani parla di "titolo" del dio di Israele", mentre Zapag porta dalle sue fonti sia "termine" che, con la [https://www.bibelwissenschaft.de/wibilex/das-bibellexikon/lexikon/sachwort/anzeigen/details/gottesbezeichnungen-gottesnamen-at/ch/936233d77e73f5925b926bd2cb28eed4/ fonte online], "Bezeichnung", che a me che non conosco il tedesco parrebbe situarsi fra "titolo" e "nome", potendo propendere tanto verso l'uno quanto verso l'altro indirizzo (Zapag ce ne darà gentilmente un senso più preciso e preciseremo subito). Ora, come sempre, le discordanze di definizione fra fonti diverse dovrebbero essere sempre risolte con una telegrafica carrellata che attribuisce correttamente ogni cosa al suo autore. Stiamo parlando dell'incipit, e sotto c'è tutta la voce per chiarire ogni cosa, dunque per ora l'unica fretta è per trovare una forma che citi le tre o quattro definizioni da mettere ognuna con il suo bravo <nowiki><ref></nowiki>. Credo sia molto più lineare il fatto che questo nome/titolo/termine ci interessa in quanto citato nell'Antico Testamento (ciò che succede dopo lo dirà il resto della voce), e credo che questo potrebbe chiudere il primissimo punto. Estrema sintesi e - per il dovere di neutralità - non scelta; non siamo noi che dobbiamo scegliere ciò che reputiamo il meglio, noi dobbiamo solo dire cosa dicono le fonti, e quando si riesce a sintetizzare una pluralità di fragranze in incipit, si parte bene.<br />Aggiungo un punto doveroso: l'attenzione sulle differenze la devo alla partecipazione con cui Zapag mi ha in precedenza obiettato "nome" e "titolo". In genere noi non ci riferiamo ad altre enciclopedie, anzi è sempre una extrema ratio, ma si tratta pur sempre di elaborati che hanno per loro conto analizzato fonti e ne hanno tratto le sintesi che esprimono, e io ne ho preso due che passano per due fra le più autorevoli e dai percorsi scientifici più condivisi. Se dunque si tratta di una differenza importante rispetto alle fonti di settore, occorre molta cautela perché, se da un lato non è nostro compito confutare altre enciclopedie, e men che meno le fonti, dall'altro lato non tener conto delle differenze costituirebbe scelta non neutrale fra relati, pur eterogenei, dei quali ci troveremmo ad aver scelto quello che - chissà perché - ci va di preferire. In questa posizione estremamente delicata, sovviene un supporto per ciascuna delle tre scaturigini principali: per il GDE è l'oggettività del riferimento, perché effettivamente Elohim è strutturalmente un nome e viene usato come un nome. Circa il "titolo", quella di Treccani è frase esteticamente interessante, ma al di là di questo ho presunto buona fede nel concorrente e - salvo smentite - immagino che si fondi su effettivi usi di Elohim come titolo del Dio. Della fonte di Zapag, consentitemi questa sintesi per brevità, è evidentemente il frutto di un lavoro scientifico, quindi è definizione d'accademia, anche se diverge da quanto filtrato dell'accademia dalle due enciclopedie. Dunque, posta appunto la buona fede di Treccani, le tre posizioni sono tutte supportate da elementi validanti e tutte sufficientemente diverse per non poter essere confuse fra loro: un nome è un nome, un termine è un termine, un titolo è un titolo. Volendo non è strano, non si sta parlando di un tema semplice, sarebbe semmai notevole se la definizione non fosse complessa. Ma noi con il [[WP:CONSENSO]] siamo più bravi degli altri e riusciremo a rendere il tutto semplicemente ed efficacemente, se ci organizziamo :-) Notate anche che in presenza di caratterizzazioni precise da parte degli estensori, "semplificare" nel senso di rinunciare a tutto ciò che non è specificazione e ridursi a un più generico "termine" che in teoria comprenderebbe gli altri due (il "nome" è un "termine", il "titolo" pure) non è corretto: [[Maria Callas]] era certo una musicista, ma noi la definiamo soprano, e non certo perché un soprano non sia anche un cantante e non sia anche un musicista. Ma se esiste il termine specifico e le fonti lo hanno usato, nessuno ci autorizza a fare i faciloni, e infatti abbiamo addirittura addestrato l'algoritmo che auto-compone gli incipit delle biografie così che adesso Callas "è stata un soprano greco". Naturalmente, essendo "termine" la proposta secondo fonte, non mi sto riferendo a questo per contrasto verso la fonte: è che "termine" crea un bisticcio.
#Il secondo punto, da mettere subito, è che come si è visto ci sono differenti definizioni, quindi va - anche qui telegraficamente - accennato qualcosa delle differenze; questo anche per spiegare perché non siamo più decisi nella frase iniziale. Pro bono pacis, non le chiameremo "controversie", che intuisco possa talora essere inteso soltanto in senso antagonistico e bellicoso, mentre il termine si usa anche per situazioni "pacifiche" di mera differenza di posizioni (che sarebbe appunto questo caso). Qui dobbiamo, credo, intenderci sulla gradazione e sull'intensità di queste differenze: perché differenze sono, e bisogna vedere se si limitano a nome/termine/titolo. GDE dice: "è considerato in genere come plurale di El, ma non manca chi vuole trovarne la radice nella forma ''alah''=timore, da cui deriverebbe poi il concetto di divinità." Per quanto ci siamo detti sin qui, ripeto - spero che adesso sia più chiaro perché - che "in genere" non è "tutti", ed è pure seguito da quel "ma non manca chi" che è reso in forma illustrante diversità di approccio e di frutto. Come sempre, dobbiamo resistere alla pur attraente tentazione di ingerirci in quel merito: noi qui riportiamo soltanto ciò che le fonti dicono e non siamo autorizzati a fare altro. Ma abbiamo una fonte, il GDE, che ci presenta lo scenario come eterogeneo. Ergo c'è diversità, differenza. Anche qui non sta a noi fare una sintesi eccessivamente semplicistica, nel momento in cui una fonte enciclopedica (GDE) assume dal suo lavoro il tal risultato, noi sussumiamo la denuncia di diversità e non possiamo non farlo. Ripeto, per restare coi piedi per terra, che siamo in incipit, e che tutte queste parole devono produrre una frasetta molto veloce; ma precisa. Precisissima verrebbe se premettessimo alla citazione delle differenze un classico "GDE dice che", ma deve essere velocissima, quindi lo mettiamo in nota subito dopo; non per renderlo dogmatico, ma per semplice attribuzione, intento che si realizza se il tono non è di proclama (e la telegraficità dovrebbe impedirlo). <br />Dunque se sull'interpretazione è già chiaro dalla pluralità delle definizioni che vi sia (io direi pure controversia, ma meglio di no :-) pluralità di posizioni, differenze ve ne sono sulle interpretazioni e sulla questione del plurale.
Ma mi fermerei un momento prima di arrivare al plurale: non è semplice fare le prime due frasette, cominciamo a fare queste, che per il seguito c'è tempo. Iniziamo intanto a prendere le misure del nuovo incipit. {{Ping|Ulisse0|Zapag}}, e naturalmente tutti gli altri: secondo voi? --&nbsp;[[Utente:Gianfranco|g]]&nbsp;&middot;&nbsp;ℵ&nbsp;([[Discussioni utente:Gianfranco|msg]]) 02:58, 15 nov 2016 (CET)
Ritorna alla pagina "Elohim".