Furto d'identità: differenze tra le versioni
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Oltre a essere adoperato per compiere [[Truffa|truffe]] o ulteriori atti criminosi di natura analoga, il furto d'identità talvolta può essere considerato un tipico atto di [[cyberbullismo]] quando, attuato per via telematica (ad esempio tramite ''[[Rete sociale|social network]]''), ha come principale o unico scopo quello di screditare e mettere in cattiva luce la [[persona fisica]] reale per la quale ci si spaccia mediante un [[account]] fittizio, il quale può riportare una foto, il nome o altri dati personali della vittima.
==Bibliografia==
*Cipolla Pierluigi,''"Social network", furto di identità e reati contro il patrimonio'', in Giurisprudenza di merito, 2012 fasc. 12, pp. 2672 - 2696
*Pisa Paolo, ''"Furto di identità" e delitto di calunnia'', in Diritto penale e processo, 2011 fasc. 12, pp. 1466 - 1470
*Iurilli Cristiano, ''Conto corrente on line e furto di identità. La controversa applicazione dell'art. 2050 c.c.'', in La Responsabilità Civile, 2011 fasc. 1, pp. 54 - 58
*Iurilli Cristiano, ''Il furto di identità nel settore bancario. Tutela normativa e profili risarcitori'', in La Responsabilità Civile, 2009 fasc. 10, pp. 806 - 813
*Peppetti Angelo, Piano Mortari Giuseppe, ''Credito e imprese - Le frodi per furto di identità nel credito retail: costi per i consumatori e possibili interventi'', in Bancaria, 2009 fasc. 1, pp. 74 ss.
*Bisi Silvia, ''Il furto d'identità: panoramica attuale e prospettive giuridiche'', in Ciberspazio e Diritto, 2004 fasc. 4, pp. 303 - 336.
==Voci correlate==
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