Rachel Bespaloff: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Appartiene a una famiglia ebraica originaria dell'Ucraina: il padre, Daniel Pasmanik, è un medico con profondi interessi culturali e sostenitore del sionismo; la madre, Debora Perlmutter, ha una formazione di ambito filosofico. In cerca di un ambiente più tollerante, la famiglia si trasferisce presto dalla Bulgaria in Svizzera. A [[Ginevra]]<ref>{{Cita web|titolo = Rachel Bespaloff|url = http://www.nybooks.com/books/authors/rachel-bespaloff/|accesso = 15-6- giugno 2013|editore = New York Review Books}}</ref> Rachel cresce, compiendo fin da bambina studi musicali, diplomandosi in pianoforte e composizione al Conservatorio della città nel 1914; l'anno successivo insegna letteratura francese in un liceo. Nel 1919 si trasferisce a [[Parigi]] per occupare la cattedra di musica ed euritmica all'Opéra. Qui incontra nel 1922 Shraga Nissim Bespaloff, uomo d'affari socio del padre, che sposa e da cui ha la figlia Naomi (detta Miette). Nel 1925, dopo aver incontrato nella capitale francese il filosofo di ispirazione esistenzialista [[Lev Šestov]], Rachel inizia a interessarsi di filosofia, frequentando e diventando amica di pensatori liberali del calibro di [[Daniel Halevy]], [[Gabriel Marcel]], [[Jacques Schiffrin]], [[Jean Wahl]], tra gli altri. Scriverà saggi e articoli, sempre pubblicati su riviste filosofiche, confrontandosi sul pensiero di Heidegger, Kierkegaard, Sestov, Malraux e Camus.
 
Nel 1930 i coniugi Bespaloff si trasferiscono in provincia a Villa San Madonna in Saint-Raphaël, un ambiente dove Rachel non si trova a proprio agio, rimpiangendo le frequentazioni e la vivacità culturale di Parigi, a quel tempo rifugio prediletto per quell'elite di esuli fuggiti dall'ex Impero russo. Rachel vive come una condanna l'allontanamento dallo stimolante milieu parigino, causa si sconforto e solitudine. Iniziano i sintomi del suo "male di vivere": durante il 1938 trascorre un periodo in una clinica svizzera, a Montana, per ristabilirsi dai propri disturbi. Poi, altri due traslochi: prima in una località presso Tolone e successivamente a Hyères. Per sfuggire ai pericoli di incolumità nella Francia di Pétain, dove vigono le leggi razziali, nell'estate del 1941 lei e la famiglia abbandonano il paese trasferendosi negli USA. Qui lavora inizialmente alla trasmissione radiofonica ''La Voix de l'Amerique''.
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== Opere ==
* {{Cita libro|lingua=fr|titolo=Cheminements et Carrefours|edizione=Collection Essais d'art et de philosophie|editore=Vrin|città=Paris|anno=1938 - pref. Monique Jotrin, Librairie philosophique, J. Vrin, 2004|isbn=272-117116-617161716-5}} [contiene 5 saggi su Julien Green, André Malraux, Gabriel Marcel, Kierkegaard, Lev Šestov]
* {{Cita libro|lingua=fr|titolo=De l'Iliade|altri=Préface de Jean Whal|editore=Brentano's Inc.|città=New York|anno=1943 - repris par Ed. Allia, Paris, 2004, ISBN 978-28-448-5161-1}}
* {{Cita libro|lingua=fr|titolo=Lettres à Jean Wahl 1937-1947 "Sur le fond le plus déchiqueté de l'histoire"|editore=Edition Claire Paulhan|città=Paris|anno=2003|isbn=2-912222-19-2}}
=== Edizioni italiane ===
* {{Cita libro|titolo=Dell'Iliade|altritraduttore=trad. A. Paris, A. Rizzi|edizione=Collana I guardiani dell'aurora n.7|editore=Città Aperta|anno=2004|isbn=978-88-8138137-7157157-0}}
* {{Cita libro|titolo=Su Heidegger|altri=postfazione e cura di Laura Sanò|edizione=Collana Incipit n.47|editore=Bollati Boringhieri|città=Torino|anno=2010|isbn=978-88-339-2103-7}}
* {{Cita libro|titolo=Iliade|altri=Prefazione di Jean Whal, trad. Valerio Bernacchi|edizione=Collana Etcetera|editore=Castelvecchi|città=Roma|anno=2012|isbn=978-88-7617615-5802802-5}}
 
== Note ==