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{{Ecoregione
|nome = Foreste di pianurasubumide del golfo di Guinea orientaleMadagascar
|nomeoriginale = EasternMadagascar Guineansubhumid forests
|immagine = Arbol_del_viajero.jpg
|didascalia =
|ecozona = afrotropicale
|bioma = 01
|codice_WWF = AT0111AT0118
|superficie = 189400199500
|conservazione = 4
|stati = {{BEN}}, {{CIV}}, {{GHA}}, {{TOGMAD}}
|mappa = AT0111_mapEcoregion AT0118.pngsvg
|descrizione_mappa = Mappa dell'ecoregione
|sito = http://www.worldwildlife.org/ecoregions/at0110at0118
}}
Le '''foreste di pianurasubumide del golfo di Guinea orientaleMadagascar''' sono un'[[ecoregione]] dell'[[ecozona afrotropicale]], definita dal [[WWF]] (codice ecoregione: AT0111AT0118), queche sioccupa estendela tramaggior ilparte sud-est della [[Costa ddell'Avorio]] e ilaltopiano sud-ovestcentrale del [[Ghana]], con piccole ''enclaves'' in [[Togo]] e [[BeninMadagascar]]. Costituisce una parteForma, assieme alle ecoregioni della [[foreste di pianurapluviali del golfoMadagascar di Guinea occidentaleorientale]] e alledella [[forestemacchia montaneericoide del golfo di GuineaMadagascar]], dellala regione denominata [[foreste umidee dellaboscaglia del GuineaMadagascar]], inclusa nella lista [[Global 200]]<ref name=WWF>{{cita web|titolo=Madagascar subhumid forests|opera=Terrestrial Ecoregions|editore=World Wildlife Fund|url=http://www.worldwildlife.org/ecoregions/at0118|accesso=6 gennaio 2016|lingua=en}}</ref>.
 
== Territorio ==
È un'ecoregione di [[Foresta pluviale tropicale|foresta pluviale]] con una superficie totale di circa 199.500 km² (circa la metà del Paraguay), che copre la maggior parte dell'altopiano centrale, al di sopra degli 800 m di altitudine nell'est e dei 600 m nell'ovest. Confina a nord e a ovest con la [[foresta decidua secca del Madagascar occidentale]], a est con le [[foreste pluviali del Madagascar orientale]], a sud-ovest con le [[boscaglie succulente del Madagascar]] e a sud con la [[foresta spinosa]]. Si spinge fino all'[[oceano Indiano]] con due strette fasce a nord-est e a nord-ovest; in quest'ultima area, confina inoltre con una delle ''enclaves'' delle [[mangrovie del Madagascar]]. In sei punti, al di sopra dei 1800-2000 m di altitudine, cede il passo alla [[macchia ericoide del Madagascar]]. La [[Parco nazionale della Montagna d'Ambra|montagna d'Ambra]], all'estremo nord dell'isola, ospita un'''enclave'' di foresta subumida, circondata a quote inferiori da foresta decidua secca. Dell'ecoregione fanno inoltre parte alcune ''exclaves'' situate sui massicci di Analavelona e [[Parco nazionale dell'Isalo|Isalo]] nel sud-ovest dell'isola, circondate a latitudini inferiori da boscaglie succulente. Dal momento che l'altopiano riceve gli umidi [[Aliseo|venti alisei]], questa regione è più umida delle regioni che la circondano a nord, sud e ovest<ref name=WWF/>.
È un'ecoregione di [[Foresta pluviale tropicale|foresta pluviale]] con un'estensione di 189.400 km². L'area principale dell'ecoregione è compresa dal [[Sassandra (fiume)|fiume Sassandra]], in Costa d'Avorio, a ovest, dal [[golfo di Guinea]] a sud e dal [[Volta (lago)|lago Volta]], in Ghana, a est. Nell'interno, la regione si estende per oltre un centinaio di chilometri. A ovest confina con le [[foreste di pianura del golfo di Guinea occidentale]] e a nord e a est con il [[mosaico di foresta e savana della Guinea]]. Inoltre, entro i confini di quest'ultima regione, nel [[corridoio Togo-Dahomey]], si incontrano varie ''enclaves'' di foreste di pianura del golfo di Guinea orientale sui [[monti del Togo]], nell'ovest del paese omonimo, e sulla [[monti del Togo|catena dell'Atakora]], nel nord-ovest del Benin, al di sopra dei 600 m di altitudine. Sulla costa si trovano alcune ''enclaves'' di [[mangrovie del golfo di Guinea]]. Le differenze con le foreste di pianura del golfo di Guinea occidentale si basano soprattutto sulla presenza di specie distintive di [[Amphibia|anfibi]], [[Lepidoptera|farfalle]] e [[Plantae|piante]]. La regione principale è costituita da una pianura ondulata che si eleva fino a 300 m, costellata di ''[[inselberg]]'', alcuni dei quali superano i 400 m. I monti del Togo oltrepassano i 1000 m, mentre la catena dell'Atakora non supera i 650. Le temperature oscillano tra i 22 e i 34 °C nei pressi della costa e tra i 10 e i 43 °C nell'interno. È presente una stagione secca, che dura tra quattro e cinque mesi, e una umida, con precipitazioni annue comprese tra 1000 e 2500 mm, più intense nei pressi della costa.
 
==Fauna Flora ==
La flora originaria dell'ecoregione è stata alterata dall'intervento umano: vaste aree sono state disboscate per far spazio all'agricoltura e all'allevamento, e sono state introdotte molte specie esotiche. Tuttavia, rimangono tuttora aree di fitta foresta sempreverde e zone di foresta montana aperta. Vaste aree sono ricoperte da [[prateria]], ma non è chiaro se la loro origine sia da imputare o no all'intervento umano. L'ecoregione ospita varie specie appartenenti alla flora antartica temperata dell'emisfero sud, tra le quali varie specie di [[Pinophyta|conifere]] [[Podocarpaceae|podocarpacee]] (''[[Podocarpus]]'' e ''[[Afrocarpus]]'') e la ''[[Takhtajania perrieri]]'', unica rappresentante in [[Africa]] delle [[Winteraceae|winteracee]]. Tra le piante [[Endemismo|endemiche]] spiccano le [[Arecaceae|palme]] ''[[Bismarckia nobilis]]'' e ''[[Ravenala madagascariensis]]''<ref name=WWF/>.
La diversità dei [[Primates|primati]] è alta, ma molte specie sono a rischio di estinzione. L'ecoregione ospita piccole popolazioni isolate di elefante di foresta (''[[Loxodonta cyclotis]]''). I principali predatori della regione sono il leopardo (''[[Panthera pardus]]''), il gatto dorato africano (''[[Caracal aurata]]'') e la [[Viverridae|civetta]] africana (''[[Civettictis civetta]]''), ma sono tutti e tre molto rari. Quattro specie di [[Mammalia|mammiferi]] sono endemiche dell'ecoregione: tre [[Rodentia|roditori]] (''[[Dephomys defua]]'', ''[[Malacomys cansdalei]]'' e ''[[Leimacomys buettneri]]'') e un [[Soricidae|toporagno]] (''[[Crocidura wimmeri]]''). La diversità dell'[[Aves|avifauna]] è elevata. Tra le specie principali possiamo citare la faraona pettobianco (''[[Agelastes meleagrides]]''), l'averla cuculo del Ghana (''[[Lobotos lobatus]]''), il bucero guancebrune (''[[Bycanistes cylindricus]]''), la civetta nana di Ituri (''[[Glaucidium castaneum]]''), l'illadopsis alirossicce (''[[Illadopsis rufescens]]''), la prinia di Sierra Leone (''[[Schistolais leontica]]''), lo storno splendente codarame (''[[Hylopsar cupreocauda]]''), l'apalis di Sharpe (''[[Apalis sharpii]]''), il silvide capinero (''[[Bathmocercus cerviniventris]]''), il picatarte collobianco (''[[Picathartes gymnocephalus]]''), l'averla di macchia di Lagden (''[[Malaconotus lagdeni]]'') e il gufo pescatore rossiccio (''[[Scotopelia ussheri]]''). L'[[Erpetologia|erpetofauna]] è stata finora poco studiata. Tuttavia, sono presenti una specie endemica di [[Reptilia|rettile]] e tredici di [[Amphibia|anfibi]], quasi tutte rane arboricole della famiglia dei [[Rhacophoridae|Racoforidi]].
 
== ConservazioneFauna ==
Quest'ecoregione ospitava nell'antichità una [[megafauna]] caratteristica. A causa dell'isolamento del Madagascar, le rare specie di [[Mammalia|mammiferi]] terrestri, in particolare i [[Lemuriformes|lemuri]], si evolvettero per adattarsi a certe [[Nicchia ecologica|nicchie]]. Vi erano lemuri giganti (''[[Megaladapis edwardsi]]''), oggi estinti, grandi quanto un [[Pongo (zoologia)|orango]] adulto. Varie specie di [[Aepyornithidae|uccello elefante]] ''[[Aepyornis]]'', [[Struthioniformes|ratiti]] giganti incapaci di volare, si estinsero anch'esse dopo l'arrivo degli esseri umani su queste isole; tra essi figurava ''[[Aepyornis maximus]]'', il più grande [[Aves|uccello]] mai esistito<ref name=WWF/>.
Vaste aree di foresta sono state distrutte e trasformate in fattorie e piantagioni. Molto diffuse sono anche la caccia e l'abbattimento degli alberi, sia per ricavare combustibile che per l'esportazione di legni pregiati, come il «[[Iroko|teak africano]]» (''[[Chlorophora]]'') e i [[Mogano (legno)|mogani]] dei generi ''[[Khaya]]'' ed ''[[Entandrophragma]]''. Le aree intatte sono molto frammentate e isolate. Meno dell'1% dell'ecoregione è protetta.
 
== Note ==
<references/>
 
== Note ==