Moog: differenze tra le versioni

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Il '''moog''' (IPA: /ˈmoʊɡ/)<ref name="Intervista">{{Cita web | lingua = en | autore = Brian L. Knight | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140715060831/http://vermontreview.tripod.com/Interviews/moog.htm | url = http://vermontreview.tripod.com/Interviews/moog.htm | titolo = The Origins of the Synthesizer: An Interview with Dr. Robert Moog | data = luglio 2014 | dataarchivio = 15 luglio 2014 | accesso = 4 dicembre 2014 }}</ref> è un sistema di [[sintetizzatore|sintetizzatori]] basati su [[Tastiera elettronica|tastiera]] progettato e costruito dall'[[ingegnere]] [[statunitense]] [[Robert Moog]], da cui il nome. Vi sono numerosi tipi di moog, i più utilizzati sono stati il [[Polymoog]] e il [[Minimoog]].
Vi sono numerosi tipi di moog, anche se i più utilizzati sono stati il [[Polymoog]] e il [[Minimoog]].
 
== Versioni ==
=== Modular moog ===
{{Vedi anche|Moog Modular}}
Il modular moog, multimodulare, utilizzato più spesso in [[sala di registrazione]] con 12 [[oscillatore|oscillatori]], pieno di cavi di derivazione e complessi sistemi di memorizzazione dei ritmi, era il più sofisticato, ingombrante ed anche il più costoso. Fra i suoi utilizzatori [[Keith Emerson]] degli [[Emerson Lake & Palmer]], il produttore-musicista altoatesino trapiantato in Germania [[Giorgio Moroder]] scopritore di [[Donna Summer]], nonché, in [[Italia]], [[Il Guardiano del Faro]] (Federico Monti Arduini-Arfemo).
 
Soprattutto in questa versione, il moog, che aveva varianti sonore e timbriche quasi infinite, ha costituito la realizzazione di un sogno antico: quello di manipolare il suono attraverso una variazione cromatica che lo rende simile all'uso dei colori su una tavolozza. Si ritiene che la forza del moog risieda comunque sul suo potere evocativo: un lungo "do" basso che fa da sfondo a certe scene filmiche può essere sostituito da un tappeto di archi (come nell'introduzione al primo movimento della Terza [[sinfonia]] di [[Henryk Górecki|Gorecki]]), ma quel suono caratteristico del sinth moog è oramai entrato a pieno titolo nell'immaginario sonoro di questi ultimi decenni. L<nowiki>'</nowiki>''ouverture'' del film ''[[Shining (film)|Shining]]'' (''Rocky Mountain'' di [[Wendy Carlos]]) è un altro esempio in cui l'utilizzo del moog produce un impatto sonoro difficilmente raggiungibile con altri strumenti.
L<nowiki>'</nowiki>''ouverture'' del film ''[[Shining (film)|Shining]]'' (''Rocky Mountain'' di [[Wendy Carlos]]) è un altro esempio in cui l'utilizzo del moog produce un impatto sonoro difficilmente raggiungibile con altri strumenti.
 
Del Modular Moog esistono alcuni simulatori per PC. Uno dei più famosi è il [[Moog modular V]] del fabbricante Arturia.
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=== Minimoog ===
{{Vedi anche|Minimoog}}
Il Minimoog, secondo sintetizzatore della Moog, consisteva in una tastiera portatile, più economica e flessibile che si basava su 3 oscillatori. È uno strumento che è entrato nella leggenda e maggiormente usato dai gruppi musicali in concerto. Fra i primi fu il jazzista Sun Ra a cui seguì una larga diffusione, per esempio nel rock progressive. Anche in Italia lo utilizzarono ampiamente la PFM, Le orme, il Banco del Mutuo Soccorso, ecc. Attualmente viene prodotta una versione chiamata Minimoog Voyager che mantiene le classiche caratteristiche del model D, la versione più diffusa nel passato, con l'aggiunta di alcune migliorie con un filtro multimodo.
Fra i primi fu il jazzista Sun Ra, a cui seguì un forte diffusione, per es. nel rock progressive. Anche in Italia lo utilizzarono ampiamente la PFM, Le orme, il Banco del Mutuo Soccorso, ecc.
Attualmente viene prodotta una versione chiamata Minimoog Voyager che mantiene le classiche caratteristiche del model D (la versione più diffusa nel passato), con l'aggiunta di alcune migliorie con un filtro multimodo.
 
== Versatilità del suono ==
 
L'aspetto rilevante, al di là del puro dato tecnico, riguarda l'ingresso nel panorama musicale di uno strumento che ha sonorità e funzionalità innovative, non solo nell'ambito della [[musica rock]], ma, in alcuni casi specifici, nella musica colta.
 
== Il moog utilizzato nel cinema ==
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* Alessandro Esseno, ''L'evoluzione degli strumenti a tastiera nella musica Pop-Rock-Jazz'', 2015 ISBN 9786051765297
* {{cita libro|cognome= Kettlewell |nome= Ben |titolo= Electronic Music Pioneers |isbn= 978-1-931140-17-1|anno= 2001||editore= Artistpro}}
* Enrico Cosimi, ''Manuale di musica elettronica. Teoria e tecnica dei sintetizzatori'', 2011, Tecniche Nuove
* Trevor Pinch, Frank Trocco, ''Analog Days: The Invention and Impact of the Moog Synthesizer'', Harvard University Press, 2004, ISBN 0-674-01617-3
* Mark Vail, ''Vintage Synthesizers: Groundbreaking Instruments and Pioneering Designers of Electronic Music Synthesizers'', 2000, Backbeat Books