Gilbert Keith Chesterton: differenze tra le versioni

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== Chesterton e l'Italia ==
Chesterton amò molto l'[[Italia]]. Definì gli italiani "a nation of gentlemen"<ref>{{Cita libro|autore=Ian Ker|titolo=G. K. Chesterton, A Biography|anno=2011|editore=Oxford University Press|città=Oxford|p=607|pp=|ISBN=978-0-19-960128-8}}</ref>. Oltre ad esservisi recato più volte nella sua vita, vi trovò molto presto un suo pubblico, grazie anche alle primissime traduzioni delle sue opere come ''[[Le avventure di un uomo vivo]]'' e la serie di padre Brown. A lanciarlo fu il giornalista e critico [[Emilio Cecchi]], che pubblicò alcuni articoli di Chesterton nella rivista ''La Ronda'', lo tradusse e lo intervistò ed incontrò almeno tre volte (due in Inghilterra, nella sua Beaconsfield, ed una a [[Roma]]). Alcuni suoi articoli furono pubblicati su ''Il Frontespizio''<ref>[http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/chesterton-la-civilta-si-fa-in-chiesa.aspx ''Avvenire'', 1º giugno 2012]</ref>, e fu recensito da Giovanni Battista Montini (il futuro [[papa Paolo VI]]).
 
Chesterton, che era un giornalista, in uno dei suoi viaggi in Italia ebbe modo di intervistare [[Benito Mussolini]], il quale dichiarò di aver letto alcune sue opere e di aver apprezzato ''L'uomo che fu Giovedì''<ref>[http://books.google.it/books?id=CW6U5YfcmosC&printsec=frontcover&dq=inauthor:%22Ian+Ker%22&source=bl&ots=DCz9DRR-h6&sig=PQ2gAVFnlyTJctUTzDbq3i4sRio&hl=it&sa=X&ei=RcQPUODWNfDa4QS7n4HwDQ&ved=0CEQQ6AEwAg#v=onepage&q&f=false Ian ker, ''G. K. Chesterton: A Biography'']</ref>. Il resoconto di quest'incontro si trova nel suo libro La Resurrezione di Roma.
 
La [[Società chestertoniana italiana]] si occupa di divulgare l'opera dell'autore.