Vibia Sabina: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Ho aggiunto un fatto tra l' imperatrice e il prefetto del pretorio, Septicio Claro, riportato dall' Historia Augusta.
Riga 42:
 
Adriano concesse alla consorte titoli e onori. Le fece innalzare statue celebrative in tutti i luoghi dell'Impero che insieme visitarono. Famosa la visita ai [[Colossi di Memnone]], in Egitto, nel novembre del 130. In quell'occasione la poetessa di corte [[Giulia Balbilla]] compose quattro epigrammi, che furono incisi sulla famosa "statua parlante" di Memnone.
Il matrimonio non diede figli. Adriano era innamorato del giovanissimo Antinoo, alla cui figura dedicò statue e perfino una città in Egitto, dove il suo amato era morto suicida, gettandosi nel Nilo. Secondo la Vita Hadriani, all' interno dell' Historia Augusta, Adriano destituì il prefetto del pretorio, Septicio Claro, il segretario personale dell' imperatore, lo storico Svetonio, e molti altri per aver trattato con troppa familiarità l' imperatrice. E avrebbe voluto allontanare la stessa Sabina - continua l' Historia Augusta - se non fosse stato trattenuto dal timore dello scandalo. Forse esisteva una tresca tra Septicio Claro e l' imperatrice. Sabina morì nel [[136]] o nel [[137]], prima di suo marito, di cause sconosciute. Alcune voci suggerirono che Adriano l'avesse avvelenata.
Numerose sono le statue erette per celebrare Sabina, raffigurata con i capelli raccolti a treccia, rialzata in fronte con un nodo centrale o con una semplice pettinatura divisa in fronte e il tipico copricapo lunato; l'Augusta nelle monete coniate in suo onore viene associata all'effigie delle dee Concordia, Giunone Regina, Pudicizia o è raffigurata nell'apoteosi finale sull'aquila, perché, dopo morta, Sabina venne divinizzata.