Assistente sociale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix wlink
Riga 18:
La gestione della [[beneficenza]] durante l'occupazione francese diventa uno dei mezzi per assicurare il consenso: l'istituzione di pensioni a invalidi e vedove di guerra, la fondazione di orfanotrofi e ospedali militari, la costituzione di un fondo pensioni attraverso trattenute su tutti gli stipendi dimostrano come si tendesse a proteggere proprio quei ceti, borghesi civili e militari, che avevano sostenuto la politica napoleonica<ref>Botti G., Guidi L., Valenzi L., Povertà e beneficenza tra Rivoluzione e Restaurazione, Napoli, Morano, 1990.</ref>.
 
Il legislatore perciò ebbe bisogno di uomini (e donne) che mediassero per suo conto con l'elettorato. A tale scopo nel [[1806]] si istituì a Napoli il Ministero dell'Internointerno con compiti di vigilanza sugli stabilimenti di beneficenza. Nel [[1809]] il consiglioConsiglio Generalegenerale di Amministrazioneamministrazione degli Ospiziospizi, composto da tre cittadini e dall'Intendenteintendente come presidente, sostituì nelle funzioni il Tribunale misto del Concordato del [[1741]].
 
Il concetto di “assistenza” fu introdotto da Cesare Correnti nel 1848, l'adozione del termine “servizio” avvenne su emulazione degli stranieri, e più precisamente dalla "I Conferenza Internazionaleinternazionale di servizio sociale"<ref>Colombo U., (1954) Principi e ordinamento dell'assistenza sociale, Milano, Giuffrè, p. 2</ref> che si svolse a Parigi: «Il servizio sociale è, secondo la definizione di Guy de Mechois, l'arte che utilizza la conoscenza e la scienza delle relazioni umane e l'abilità di stabilirne, per mobilitare le capacità proprie ad ogni soggetto, ad ogni gruppo ed all'insieme degli uomini in vista del più grande benessere di tutti»<ref>Picher E., Relazioni umane e servizio sociale, “Incontriamoci”, 1958, p. 9</ref>.
 
Con l'approvazione della legge 17 luglio 1890 n. 6972 (detta [[legge Crispi]] dal suo promotore [[Francesco Crispi]]) si accentuò notevolmente l'intervento dello Stato nella vita delle Opereopere Piepie che divennero in seguito a ciò ''"Istituzioni di Pubblicapubblica Assistenzaassistenza e Beneficenza''beneficenza" (IPAB). Inoltre fu istituito il cd. ''"domicilio di soccorso''soccorso2 che stabiliva, nel caso di cambio di residenza, quale tra i due comuni di residenza e di origine dell'interessato sia tenuto a prestare l'assistenza.
 
Quando lo Stato assunse le funzioni relative all'assistenza pubblica, in Europa già sul finire del [[XIX secolo]], ed in Italia nel primo dopoguerra, si delineo la possibilità di introdurre delle prove selettive ai fini dell'accesso e della conclusione dei cicli di studi. «A questa necessità fa fronte il Partito Nazionale Fascista che nel [[1928]], con la collaborazione della Confederazione dell'Industria, istituisce presso Gregorio al Celio in Roma la prima scuola per assistenti sociali di fabbrica con lo scopo di preparare tecnicamente e spiritualmente il personale femminile che è chiamato a svolgere nelle fabbriche una delicata opera di assistenza sociale ai lavoratori»<ref>Terranova F., (1975) Il potere assistenziale, Roma, Editori riuniti, p. 96</ref>.
 
Risulta che, oltre a Gregorio al Celio, un'altra scuola fu operativa per breve tempo organizzato dall'Istituto Italianoitaliano per l'Assistenzaassistenza Socialesociale a Milano in via Piatti, 4 diretta da Paolina Tarugi<ref>Salomon A., Die Ausbildung zum sozialen Beruf, Berlin, C.H.Verlang, 1927, p. 303; Fiorentino E. (1954) Note sul problema del personale tecnico per l'assistenza, ''Assistenza oggi'', 4, pp. 56-61, p. 57</ref> svolgendo il servizio sociale «a favore delle donne dei combattenti che erano state assunte al lavoro nei posti lasciati liberi dagli uomini sotto le armi»<ref>Zanolli R., Storia del servizio sociale aziendale in Italia e all'estero, “Incontriamoci”, 1958, p. 6</ref>.
 
Le assistenti sociali trovarono collocazione presso le aziende (media e grande industria), presso gli enti parastatali quali l'[[ONMI]] (opera nazionale maternità infanzia) che raccoglieva tutte le competenze del settore dell'infanzia, presso il Tribunale per i Minorenni e gli Istituti di osservazione (a partire dal 1934), presso gli enti pubblici assicurativi quali [[INPS]], [[INAIL]], [[INAM]], [[ICIAP]] ed [[ENAOLI]]:
Riga 124:
L'assistente sociale può operare in diversi settori ed enti sia pubblici che privati. Tra questi ricordiamo:
 
* Entienti di ricerca e di formazione ([[università]], [[fondazioni]], istituti di cultura superiore, [[scuola]] secondaria superiore, etc.);
* Entienti di integrazione socio-sanitaria, tra cui:
** [[Consultorioconsultorio]],
** Unitàunità Multidisciplinarimultidisciplinari per l'Etàetà Evolutivaevolutiva (UMEE) e Unitàunità Multidisciplinarimultidisciplinari per l'handicap dell'Etàetà Adultaadulta (UMEA),
** Dipartimentidipartimenti di [[Salutesalute Mentalementale]] (DSM),
** [[Servizioservizio per le tossicodipendenze]],
** Unità Valutativevalutative Distrettualidistrettuali e Geriatrichegeriatriche (UVD e UVG),
** [[Aziendaazienda Sanitariasanitaria Localelocale]], [[Aziendaazienda ospedaliera]];
* Entienti di risocializzazione:
** C.T.U. presso [[Tribunale dei minori|Tribunale per i minorenni]];
** [[Ministero della giustizia]] (Ufficioufficio Serviziservizi Socialisociali Minorenniminorenni -USSM- e Servizioservizio Socialesociale Adultiadulti -UEPE-)
** Comunitàcomunità di accoglienza
** [[Amministrazioneamministrazione penitenziaria]]
* Entienti locali:
** [[Ministero dell'interno]]/[[Prefettura italiana|Prefetturaprefettura]], ecc.
** [[Regioni d'Italia|Regioneregione]], [[Provinciaprovincia]], [[Comunecomune]] ed altri enti locali
** Strutturestrutture residenziali e semi-residenziali per anziani, adulti, inabili e minori,
** [[Organizzazioniorganizzazioni]] del [[Terzoterzo Settoresettore]] (o Privatoprivato Socialesociale), cooperative, fondazioni, associazioni, impresa sociale, centri sociali
** [[Liberolibero professionista]] (anche come ricercatore in proprio, associato oppure convenzionato con enti pubblici e privati di ricerca sociale e di servizio sociale)
** Centricentri per l'Impiegoimpiego (inserimento lavorativo dell'utenza svantaggiata).
 
=== Retribuzione ===