Utente:Michele Rofrano/Programmazione strutturata: differenze tra le versioni

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Questa è la pagina di prova dove Michele Rofrano, Luca Sileo, Alessandro Galiffa e Luigi Colicelli approfondiranno il seguente argomento: la programmazione strutturata e costrutto sequenza.
 
In informatica la [['''programmazione strutturata''']] è un esempio di programmazione nato durante gli anni sessanta e gli anni settanta nel contesto della programmazione procedurale. I concetti introdotti dalla programmazione strutturata sono alla base di numerosi altri paradigmi procedurali successivi, non ultimo quello orientato agli oggetti.
 
Le idee chiave della programmazione strutturata si possono ricondurre alla critica della struttura di controllo del salto incondizionato (o goto, "vai a"), che rappresentava, negli anni sessanta, lo strumento fondamentale per la definizione di algoritmi complessi nel software. In un celebre articolo del 1968, ''Goto statement considered harmful'', [[Edsger Dijkstra]] discusse approfonditamente gli effetti deleteri del goto sulla qualità del software, e in particolare sulla sua leggibilità e modificabilità (il cosiddetto problema dello spaghetti code).
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*Completezza. Un linguaggio strutturato deve fornire la sequenza, almeno una struttura di tipo alternativa, e almeno una struttura di tipo iterativa;
*Singolo punto di ingresso e di uscita. Idealmente, ogni struttura di controllo, completa delle istruzioni controllate, deve poter essere considerata come una singola macro-istruzione dal punto di vista del controllo complessivo, con un ben identificato punto di ingresso e un ben identificato punto di uscita.
*Componibilità. Ogni struttura di controllo può avere fra le sue istruzioni controllate, ricorsivamente, altre strutture di controllo (senza limiti).