Castrato (musica): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Storia: la data e il luogo sono inesatti
Riga 25:
Nella storia della musica l'esistenza di cantanti [[eunuco|eunuchi]] è testimoniata sin dal primo periodo dell'[[Impero bizantino]]; nel [[400]] circa, l'imperatrice [[Elia Eudossia]] aveva un maestro eunuco, Brisone, forse egli stesso cantore, che presumibilmente istituì l'uso dei castrati nei [[Coro (musica)|cori]] bizantini. Nel [[IX secolo]] i cantanti eunuchi erano ancora utilizzati, come ad esempio nel coro della [[Hagia Sophia|Basilica di Santa Sofia]], e continuarono ad esistere fino alla presa di [[Costantinopoli]], nel corso della [[quarta crociata]] del [[1204]]. Apparentemente scomparsi per circa tre secoli, ricomparvero in [[Italia]] in circostanze ancora non chiare, forse importati dalla [[Spagna]], che fino alla fine del [[XV secolo]] era rimasta in gran parte sotto il dominio degli [[Arabi]], dove gli eunuchi, in genere appartenenti a etnie conquistate e impiegati in vari ruoli, come ad esempio custodi dell'''[[harem]]'', erano diffusi. I primi castrati di cui si ha notizia in Italia intorno alla metà del [[XVI secolo]] erano spagnoli.
 
Il duca di [[Ferrara]] [[Alfonso II d'Este]] fu uno dei primi estimatori entusiasti di questi cantanti. [[Heinrich Schütz]], [[maestro di cappella]] di corte a [[Dresda|Monaco]] dal [[1615|1574]], {{citazione necessaria|disponeva di castrati nel coro}}. Nel [[1589]], con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Cum pro nostri temporali munere'', [[papa Sisto V]] riorganizzò il coro di S. Pietro allo scopo di ammettere castrati nelle sue fila, e nel [[1599]] Pietro Paolo Folignato e [[Girolamo Rosini]] vennero ammessi nel [[Cappella Musicale Pontificia Sistina|Collegio dei Cantori Pontifici]], la [[cappella]] privata del papa; sembra tuttavia che uno dei primi cantori evirati ammessi nel coro pontificio fosse lo spagnolo [[Francisco Soto de Langa]] nel [[1562]].
 
[[Pietro Della Valle]] elogiava i castrati, già numerosi nella prima metà del Seicento: