Realtà virtuale: differenze tra le versioni
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Il termine ''virtual reality'' fu coniato, pare, nel [[1989]] da [[Jaron Lanier]], uno dei pionieri in questo campo, che ha fondato la compagnia [[VPL Research]] (''Virtual Programming Languages'', "linguaggi di programmazione virtuale"). Il termine [[cyberspazio]] era apparso invece per la prima volta in un'opera del [[1982]] dello scrittore [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[William Gibson]].
È chiaro che tra le varie tipologie di ambiente che possono essere proposte attraverso la realtà virtuale, sono quelli 3D a ricevere e a veicolare oggi un maggior interesse. Questo sembra derivare prevalentemente dal fatto che nell'uomo è la vista il senso dominante, motivo per cui gli ambienti virtuali devono essere caratterizzati innanzitutto da qualità visive eccelse, capaci quindi di presentarsi anche come sostituti della realtà, mentre invece gli altri sensi sembrano almeno agli esordi della realtà virtuale avere un peso meno influente.
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