Robot: differenze tra le versioni

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== Origine del termine robot ==
 
Il termine ''robot'' deriva dalladal parolatermine [[lingua ceca|ceco]] ''robota'', che significa "lavoro pesante" o "lavoro forzato". L'introduzione di questo termine si deve aallo duescrittore fratelli cecoslovacchi;ceco [[JosefKarel CapekChapek|Karel Čapek]], lail quale usò per primola inprima unvolta raccontoil brevetermine intitolatonel "Opilec"[[1920]] nel suo romanzo ''[[R.U.R. (1917Rossum's Universal Robots)]]''. SuoIn realtà non fu il vero inventore della parola, la quale infatti gli venne suggerita dal fratello [[KarelJosef CapekChapek|KarelJosef]], lascrittore impiegòe pittore cubista, il quale aveva già affrontato il tema in unaun suasuo operaracconto teatraledel intitolata[[1917]], ''[[R.U.R.Opilec]]'' (Rossum"L'subriacone"), Universalnel quale però aveva usato il termine Robots)]]''automat'', (scritta"[[automa]]". nelLa diffusione del romanzo di [[1920Karel Chapek|Karel]]), fumolto lapopolare diffuzionesin didalla quest'ultimasua all'esterouscita, cheservì a diededare fama al termine Robot.
 
Anche se i robot di CapekChapek erano uomini artificiali [[organismo|organici]], la parola robot viene quasi sempre usata per indicare un uomo meccanico. Il termine [[androide]] (dal greco ''anèr, andròs'', "uomo", e che quindi può essere tradotto "a forma d'uomo") può essere usato in entrambi i casi, mentre un [[cyborg]] ("organismo cibernetico" o "uomo [[bionica|bionico]]") indica una creatura che combina parti organiche e meccaniche.
 
Il termine "robotica" venne usato per la prima volta (su carta stampata) nel racconto di [[Isaac Asimov]] intitolato ''RunaroundCircolo vizioso'' (''Runaround'', [[1942]]), presente nella sua famosa raccolta ''[[Io, Robot]]''. In esso, egli citava le ''tre regole della robotica'', che in seguito divennero le [[Tre leggi della robotica]].
 
L'idea di persone artificiali risale almeno all'antica leggenda di [[Cadmo]], che seppellì dei denti di [[drago]] che si trasformarono in soldati; e al mito di [[Pigamalione]], la cui statua di [[Galatea]] prese vita. Nella mitologia classica, il deforme dio del metallo ([[Vulcano (mitologia)|Vulcano]] o [[Hephaestus]]) creò dei servi meccanici, che andavano dalle intelligenti damigelle dorate a più utilitaristici tavoli a tre gambe che potevano spostarsi di loro volontà. La leggenda ebraica ci parla del [[golem]], una statua di argilla, animata dalla magia [[cabalismo|cabalistica]]. Nell'estremo nord canadese e nella [[Groenlandia]] occidentale, le leggende [[Inuit]] raccontano di Tupilaq (o Tupilak), che può essere creato da uno stregone per dare la caccia e uccidere un nemico. Usare un Tupilaq per questo scopo può essere un'arma a doppio taglio, in quanto una vittima abbastanza ferrata in stregoneria può fermare un Tupilaq e "riprogrammarlo" per cercare e distruggere il suo creatore.
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Il primo progetto documentato di un robot umanoide venne fatto da [[Leonardo da Vinci]] attorno al [[1495]]. Degli appunti di Da Vinci, riscoperti negli [[anni 1950|anni '50]], contengono disegni dettagliati per un [[cavaliere]] meccanico, che era apparentemente in grado di alzarsi in piedi, agitare le braccia e muovere testa e mascella. Il progetto era probabilmente basato sulle sue ricerche anatomiche registrate nell ''[[Uomo di Vitruvio]]''. Non si sa se tentò o meno di costruire il robot (vedi: [[Robot di Leonardo]]).
 
Il primo robot funzionante conosciuto venne creato nel [[1738]] da [[Jacques de Vaucanson]], che fabbricò un androide che suonava il [[flauto]], così come un'anatra meccanica che, secondo le testimonianze, mangiava e defecava. Nel racconto breve di E.T.A. Hoffmann ''L'uomo di sabbia'' ([[1817]]) compariva una donna meccanica a forma di bambola, e in "''Steam Man of the Prairies"'' ([[1865]]) Edward S. Ellis espresse l'affascinazione americana per l'industrializzazione. Giunse un'ondata di storie su automi umanoidi, che culminò nell' "''Uomo elettrico"'' di [[Luis Senarens]], nel [[1885]].
 
Una volta che la tecnologia avanzò al punto che la gente intravedeva delle creature meccaniche come qualcosa più che dei giocattoli, la risposta letteraria al concetto di robot riflettè le pairepaure che gli esseri umani avrebbero potuto essere rimpiazzati dalle loro stesse creazioni. ''[[Frankenstein]]'' ([[1818]]), che viene talvolta definito il primo romanzo di fantascienza, è divenuto un sinonimo di questa tematica. Quando il dramma di CapekChapek, ''RURR.U.R.'', introdusse il concetto di una catena di montaggio operata da robot che costruivano altri robot, il tema prese delle sfumature politiche e filosofiche, ulteriormente disseminate da film classici come ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'' ([[1927]]), il popolare ''[[Guerre Stellari]]'' ([[1976]]), ''[[Blade Runner]]'' ([[1982]]) e ''[[Terminator]]'' ([[1984]]) .
 
== Uso contemporaneo dei robot ==