Metodo scientifico: differenze tra le versioni

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=== Galilei e la sperimentazione ===
[[File:Incliened plane.JPG|thumb|left|Il [[piano inclinato]], uno dei primi esempi di esperimento scientifico costruito da Galileo per lo studio del [[gravitazione|moto gravitazionale]].<ref>Ubaldo Nicola, ''Atlante illustrato di filosofia'', Giunti Editore, 1999, p. 296.</ref>]] Con [[Galileo Galilei]], il primo a introdurre formalmente il metodo scientifico,<ref name="Galilei"/> furono introdotti una serie di criteri ancora oggi validi: fu abbandonata la ricerca delle [[essenza (filosofia)|essenze]] primarie o delle [[qualità]], che era il proposito della filosofia aristotelica, con la riduzione della realtà a puro fatto [[quantità fisica|quantitativo]] e matematico.<ref>«...e stimo che, tolti via gli orecchi le lingue e i nasi, restino bene le figure i numeri e i moti, ma non già gli odori né i sapori né i suoni, li quali fuor dell'animale vivente non credo che sieno altro che nomi, come a punto altro che nome non è il solletico e la titillazione, rimosse l'ascelle e la pelle intorno al naso» (G. Galilei, ''Il Saggiatore'', cap. XLVIII).</ref> Al metodo calcolativo, che pure derivava dalla tradizione [[sillogismo|sillogistica]] classica, fu inoltre affiancata l'importanza dell'osservazione empirica, che portò a considerare "scienza" solo quel complesso di conoscenze ottenute dall'esperienza e a questa funzionali: secondo una celebre formula dello scienziato [[pisa]]no, cioè, il libro della natura è scritto in leggi [[matematica|matematiche]], e per poterle capire è necessario eseguire esperimenti con gli oggetti che essa ci mette a disposizione.<ref>«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro, che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua e conoscere i caratteri ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola» (G. Galilei, ''Il Saggiatore'', cap. VI).</ref>
 
Ancora oggi la [[scienza]] moderna fa distinzione tra l'aspetto sperimentale e quello teorico: né uno né l'altro sono preponderanti, poiché fa parte del metodo scientifico che un modello teorico spieghi un'osservazione sperimentale ed anticipi future osservazioni. Uno dei punti basilari è la riproducibilità degli esperimenti, ovvero la possibilità che un dato fenomeno possa essere riproposto e studiato in tutti i laboratori del mondo.