Partenio I: differenze tra le versioni

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Il partenio è stato interpretato da alcuni come la celebrazione di un vero e proprio matrimonio tra le ragazze <ref>F. Ferrari, note, in ''Lirici greci dell'età arcaica'', Milano, BUR, 1994, pp. 422-423.</ref>, anche se non mancano altri temi ispiratori, quali allusioni mitiche<ref>Vv. 1-34, assai mutili, con la vendetta di [[Eracle]] contro [[Ippocoonte]] e i suoi figli, che avevano tolto il regno a [[Tindaro]].</ref>, sentenze morali, spunti conviviali ed erotici, descrizione di spettacoli naturali.<ref name="M">''Le Muse'', Novara, De Agostini, 1964, Vol. I, pp. 107-108.</ref>
 
Il papiro fu trovato a [[Saqqara]] in [[Egitto]] nel [[1855]]. Si tratta della più antica composizione lirico-corale giunta in forme più o meno complete, e documenta l'alto livello artistico oltre la discontinuità tematica, la compresenza del mito, attualità e una tecnica compositiva ermetica e sussultoria. Il partenio è stato composto per esecuzione civile davanti a un pubblico, da eseguirsi da parte di un coro di fanciulle. Esso è composto nella tradica forma di strofe, antistrofe ed epodo, scritto in alcmanii, ossia usando il tetrametro dattilico. L'ode è composta da 14 versi: dopo una parte iniziale frammentaria dedicata al mito locale spartano degli [[Ippocoonte|Ipocoontidi]] [[Castore]] e [[Polluce]], la parte conservata inizia con una massima sapienziale che funge da ponte-collegamento tra mito e attualità. Segue poi il motivo tipico della morale arcaica in poesia, che consiste nel celebrare chi guidato da saggezza, vive la sua esistenza senza piacere. La descrizione del coro femminile entra nel vivo: nella festa di fanciulle, ben 11, domina la luminosa Agidà: una ragazza di nobiltà spartana, mentre la corega Agesicora vieta l poeta di tesserne le lodi. Il poeta mette in luce il dualismo delle ragazze nel coro, descrivendone la bellezza e paragonandole ad animali, elementi divini, naturali e faunistici, come l'esempio del cavallo, parlando poi dell'offerta ad una dea di nome Aotis, forse un riferimento della "dea della luce" ad [[Aurora]] o [[Afrodite]]. Successivamente vengono elencate le altre ragazze del coro e i loro pregi.
 
== Note ==