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=== L'arrivo del conte Enrico Marone-Cinzano ===
La [[Prima Divisione 1924-1925|stagione 1924-1925]] iniziò con vari cambi ai vertici dirigenziali: l'allora presidente Giuseppe Bevione lasciò il posto al Conte Enrico Marone-Cinzano mentre in panchina arrivò il tedesco Peter Farmer. Il campionato fu particolarmente mediocre per i granata, i quali terminarono in sesta posizione il Girone A della Lega Nord. Episodio degno di nota è sicuramente la partita Brescia-Torino del 9 Novembre 1924 durante la quale scesero in campo i 4 fratelli Mosso.
[[File:Enrico Eugenio Antonio.jpg|sinistra|miniatura|232x232px|Enrico Marone Cinzano]]
La [[Prima Divisione 1925-1926|stagione successiva]] vide il Conte Marone-Cinzano portare a termine due importanti colpi di mercato,portando a Torino Adolfo Baloncieri e Julio Libonatti. Il campo di giocò inoltre si spostò al Motovelodromo di Corso Casale. Se il campionato precedente vide Giuseppe Calvi come capocannoniere del Torino con soli 7 gol, quest'annata fu caratterizzata dalle numerosi reti dei due nuovi arrivati : Baloncieri si distinse con ben 20 gol mentre Libonatti con 18.Il Torino concluse, sotto la guida di Enrico Bachman (subentrato a Peter Fermer) in seconda posizione il Girone A della Lega Nord, dietro al Bologna che potette accedere alle fasi finali, venendo sconfitta dalla Juventus, risultata poi vincitrice del titolo.
Il [[Divisione Nazionale 1926-1927|campionato 1926-1927]] fu il primo organizzato a livello nazionale: 2 unici gironi con squadre che provengono da Nord e da Sud. Il Conte Marone-Cinzano esordì anche questa stagione con un acquisto di alto livello, assicurando alla squadra granata Gino Rossetti il quale, insieme a Baloncieri e Libonatti, costituirà il cosiddetto ''trio delle meraviglie''. Il Toro partì forte la stagione, sconfiggendo in trasferta prima il Livorno e poi la Cremonese ma fu il 17 Ottobre 1926 a segnare una svolta nella storia granata: la squadra torinese esordì infatti la prima in casa nello Stadio Filadelfia ( voluto proprio dal presidente Marone-Cinzano), travolgendo la Fortitudo Roma 4 a 0. Il Toro terminò il girone B in testa con 26 punti, potendo dunque accedere al girone finale che concluse in prima posizione aggiudicandosi il suo primo scudetto, trascinati dal trio Baloncieri-Libonati-Rossetti, autori di oltre 70 gol. La festa granata venne tuttavia interrotta da una scandalo che coinvolse proprio la squadra torinese, il cosiddetto Caso Allemandi, secondo il quale alcuni dirigenti del Torino avrebbero corrotto il giocatore della Juventus Allemandi nella partita del 5 giugno 1927, facendo dunque perdere lo scudetto (che non verrà più riassegnato) alla squadra granata.
[[File:Trio delle meraviglie.jpg|miniatura|Il "trio delle meraviglie" Baloncieri,Libonatti,Rossetti.]]
Nella [[Prima Divisione 1927-1928|stagione 1927-1928]] il Torino era guidato dall'allenatore Antonio Cargnelli, il quale potette fare affidamento sul consolidato ''trio delle meraviglie''. Nonostante condizionato dalla clamorosa vicenda della stagione precedente, il Torino riuscì a concludere non solo il Girone A in prima posizione, ma anche a vincere il Girone Finale, laureandosi,per la seconda volta consecutiva, Campione d'Italia con 111 gol totali. La formazione con la quale il Toro concluse la stagione, il 22 Luglio 1928 pareggiando con il Milan era :Bosia, Martin III, Monti III, Colombari, Janni, Sperone, Vezzani, Baloncieri, Libonatti, Rossetti III, Franzoni.
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