Vimodrone: differenze tra le versioni

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==Storia==
 
Tenuta, nella seconda metà del XII secolo, da [[Papa Alessandro III]] sotto l'autorità del capitolo della chiesa[[Chiesa di San Giovanni Battista di Monza]], sul finire del XIV secolo rientrò, in parte, tra i possedimenti della famiglia Pozzobonelli, passando nel Seicento tra quelli dei Modroni. Nel 1690 Vimodrone fu infeudata a Nicola Maria Visconti che, nominato marchese, aggiunse il predicato feudale di Modrone, dando così inizio alla casata dei [[Visconti|Visconti di Modrone]], alla quale appartennero illustri personaggi; tra questi meritano di essere ricordati, nel Settecento, il conte Nicola, professore di diritto pubblico a Milano, e, nell'Ottocento, il duca [[Uberto Visconti di Modrone|Uberto]] che, insieme ai figli, partecipò attivamente ai moti risorgimentali.
Vimodrone anticamente non era comunque solo un agglomerato di case rurali; le cascine in passato costituivano delle vere e proprie comunità quasi autonome, e delimitavanoi confini del paese.
Con il continuo espandersi del nucleo centrale, la maggior parte di questi caseggiati sono stati integrati, molti sono stati ricostruiti e non ne rimane che il nome. Molte erano anche le ville appartenenti ai signori milanesi; alcuni vi trascorrevano il loro tempo libero, ne è un esempio appunto Villa Cazzaniga.<ref>{{Cita libro|autore = Ferrario Elisabetta,Tartari Claudio M.|titolo = Le case sul martesana|anno = 2003 |editore = |città =}}</ref>,