Tina Modotti: differenze tra le versioni
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==Il lavoro per il Comintern==
Esiliata dalla sua patria adottiva, per un periodo Modotti viaggiò in giro per l'[[Europa]] per poi stabilirsi a [[Mosca (Russia)|Mosca]] dove si unì alla polizia segreta sovietica, che la utilizzò per varie missioni in [[Francia]] ed Europa orientale (probabilmente a sostegno della ''Rivoluzione Mondiale'' che aveva in mente). Quando scoppiò la [[Guerra civile spagnola]], nel [[1936]], lei e [[Vittorio Vidali|Vidali]] (sotto gli pseudonimi di ''Maria'' e ''Comandante Carlos'') si unirono alle [[Brigate Internazionali]], rimanendo nella [[penisola iberica]] fino al [[1939]]. Lavorò con il celebre dottore canadese [[Norman Bethune]] (che inventò le unità mobili per le trasfusioni) durante la disastrosa ritirata da [[Malaga]] nel [[1937]]. Nel 1939, dopo il collasso del movimento repubblicano, la Modotti lasciò la [[Spagna]] con [[Vittorio Vidali|Vidali]] per tornare in [[Messico]] sotto uno pseudonimo.
Modotti morì a [[Città del Messico]] il [[5 gennaio]] [[1942]], secondo alcuni in circostanze sospette. Dopo aver avuto la notizia della morte [[Diego Rivera|Rivera]] affermò che fosse stato Vidali ad aver organizzato l'omicidio. Modotti poteva "sapere troppo" delle attività di Vidali in Spagna, incluse le voci riguardanti 400 esecuzioni. La sua tomba è nel grande [[Pantheòn de Dolores]] a Città del Messico. Il poeta [[Pablo Neruda]] compose il suo epitaffio, di cui una parte può essere trovato sulla sua lapide che include anche un suo ritratto in bassorilievo fatto dall'incisore [[Leopoldo Méndez]]:
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