Acquaforte: differenze tra le versioni

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Agli inizi dell'[[XIX secolo|Ottocento]], l'opera di [[Bartolomeo Pinelli]] chiuse un'epoca, quella dello specialismo, visto che in seguito l'acquaforte passerà nelle mani di artisti che si cimenteranno in modo saltuario<ref>''Le Muse'', De Agostini, Novara, 1964, pag.33-35</ref>. Nonostante questa perdita di interesse nei riguardi della tecnica, dopo la seconda metà dell'Ottocento l'acquaforte visse un breve nuovo periodo di floridezza, soprattutto in [[Francia]] grazie a [[Degas]], [[Édouard Manet|Manet]] e all'americano [[James Abbott McNeill Whistler|Whistler]].<ref name="U">''Universo'', De Agostini, Novara, Vol. I, 1962, pag.47</ref>
 
Tra i rappresentanti di spicco dell'arte del Novecento che si sono dedicati all'acquaforte vi sono: [[Giorgio Morandi]], [[Luigi Bartolini|Luigi Bartolini,]], [[Pablo Picasso|Picasso]], [[Marc Chagall|Chagall]] e [[Federica Galli]].
 
== Galleria d'immagini ==
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== Collegamenti esterni ==
* [https://books.google.it/books?id=RMAMPSEUaDEC&pg=PA7&dq=Bosse+A.,+Trait%C3%A9+des+manieres+de+gravure+en+taille-douce,+Parigi+1645.&as_brr=1&redir_esc=y&hl=it#v=onepage&q&f=false Edizione originale su libri.google.it] Abraham Bosse, Traité des manieres de gravure en taille-douce, Parigi 1645.
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{cita web|https://www.luigibartolini.com |L'Archivio Luigi Bartolini della Collezione Palma-Desio, a cura di Dario Palma in collaborazione con Luciana Bartolini}}