Formula 1: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 130:
I piloti di [[McLaren]], [[Williams F1|Williams]], [[Renault F1|Renault]] (in precedenza [[Benetton F1|Benetton]]) e [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] hanno vinto tutti i campionati del mondo dal 1984 al 2008. Con i cambiamenti tecnologici avvenuti negli anni novanta, i costi per competere in Formula 1 crebbero a dismisura. Questi onerosi incrementi, in aggiunta al dominio dei quattro maggiori team, hanno causato l'impoverimento delle squadre indipendenti che si videro private dei mezzi per poter realmente competere. Problemi finanziari costrinsero diversi team a chiudere i battenti e, dal 1990, ben 28 squadre finirono fuori dal giro della F1. Ciò trova conferma nelle parole del proprietario della [[Jordan Grand Prix|Jordan]], il quale in una dichiarazione sancì la fine dell'era dei costruttori privati.<ref>{{cita news | titolo= Eddie Jordan: l'era dei privati si è conclusa | editore= ITV-F1.com | data= 24 agosto 2006 | url= http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?PO_ID=33854 | accesso= 12 settembre 2006 | urlmorto= sì | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070929092041/http://www.itv-f1.com/News_Article.aspx?PO_ID=33854 | dataarchivio= 29 settembre 2007 }}</ref>
=== Anni 2000: regolamenti e limitazioni ===
==== I record di Schumacher e della Ferrari (2000-2004) ====
[[File:Hakkinen.jpg|thumb|Il finlandese [[Mika Häkkinen]], con la sua McLaren-Mercedes, è stato il grande antagonista di [[Michael Schumacher]] nel periodo 1998/2001.]]
Dopo il bando ai motori
Molti record sono stati battuti nei primi sei anni del [[XXI secolo]] dal pilota tedesco [[Michael Schumacher]] su una Ferrari rinata. Nel [[Gran Premio del Belgio]] del 2001 fissò con 52 il nuovo record di gran premi vinti, ritirandosi alla fine della stagione 2006 con 91 vittorie all'attivo.
Riga 141 ⟶ 140:
Schumacher detiene inoltre il record per i gran premi vinti in una singola stagione, quando nel 2004 conquistò 13 delle 18 gare in programma (primato poi eguagliato da [[Sebastian Vettel]] nel 2013, con 13 successi in 19 prove). Nel 2003 vinse il suo sesto titolo mondiale piloti battendo il precedente record di Juan Manuel Fangio (nel 2004 vincerà per la settima volta il titolo). Ha inoltre battuto il record di punti in carriera, conquistando il suo 801º punto nel Gran Premio del Giappone del 2001, superando il precedente record detenuto da Alain Prost con 798,5 punti e raggiungendo il 1369º punto nel Gran Premio del Brasile 2006 a Interlagos.
L'unico record rimasto intatto per lungo tempo sono i 256 gran premi disputati da [[Riccardo Patrese]], ma quest'ultimo
[[File:Michael Schumacher 2006 USA 2.jpg|thumb|upright=1.2|left|Michael Schumacher e la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] detengono i record di vittorie nei rispettivi titoli piloti (7) e costruttori (16). Durante il periodo 1999/2004, il tedesco e la scuderia di Maranello hanno monopolizzato il campionato di F1 come mai era accaduto prima in passato, facendo propri in sequenza 6 allori costruttori e 5 mondiali piloti (anch'essi primati assoluti).]]
La sua striscia vincente si interruppe il 25 settembre [[2005]] quando [[Fernando Alonso]] conquistò il campionato
Altri rivali capaci di competere con Schumacher (soprattutto nella stagione 2003) sono stati [[Kimi Räikkönen]] alla guida della McLaren-Mercedes e [[Juan Pablo Montoya]] alla guida della Williams-BMW. Mentre [[Ralf Schumacher]], seppure oscurato dai risultati del fratello, risultava comunque, all'epoca, il secondo migliore pilota tedesco di tutti i tempi in Formula 1.
Riga 161 ⟶ 160:
Il mondiale [[Campionato mondiale di Formula 1 2009|2009]] è stato vinto a sorpresa dalla [[Brawn GP]], squadra creata sulle ceneri della [[Honda Racing F1 Team|Honda]], che alla fine del 2008 aveva deciso di ritirarsi dalle competizioni e che cedette a [[Ross Brawn]] il suo materiale e le sue strutture per il prezzo simbolico di 1 penny. L'auto (motorizzata però con motore [[Mercedes]]) si è rivelata estremamente competitiva, vincendo con [[Jenson Button]] 6 dei primi 7 Gran Premi della stagione e conducendo l'inglese alla conquista di un titolo assolutamente imprevisto. Con 8 vittorie (l'altro pilota, [[Rubens Barrichello]], ha vinto 2 Gran Premi), la [[Brawn GP]]-[[Mercedes]] resterà una meteora nella storia della Formula 1, in quanto alla fine del campionato è stata rilevata dalla [[Mercedes]] ed ha corso il Mondiale 2010 con questa denominazione. Una scelta in controtendenza, dato che invece [[Toyota F1 Team|Toyota]] e [[BMW]] hanno deciso alla fine del 2009 di ritirarsi dalle competizioni, giudicando eccessivi i costi della Formula 1 rispetto al ritorno promozionale che ne deriva. La stagione 2009 è stata turbata da diverse dispute, derivanti dalle rilevanti novità regolamentari, che hanno costretto tutti i Team a progettare delle macchine completamente nuove, con l'incognita del nuovo [[KERS]], rivelatosi alla prova dei fatti molto costoso e difficile da gestire. Inoltre, la presenza di auto dotate di un doppio profilo estrattore posteriore ha determinato il ricorso ufficiale da parte di [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], [[Renault F1|Renault]], [[BMW Sauber|BMW]] e [[Red Bull Racing|Red Bull]] al Tribunale della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], che tuttavia ha giudicato regolare questa soluzione tecnica. Sicché si è avuta una competizione tra auto molto diverse tra loro (un po' come era avvenuto nel 1978 quando solo la Lotus disponeva delle "minigonne"): quelle dotate del [[KERS]], quelle dotate del contestato "diffusore col buco", quelle non dotate di nessuno dei due, oppure di entrambi. Risultò emblematico però come soltanto tre volte riuscirono ad affermarsi al primo posto le scuderie con il Kers, ossia Ferrari, McLaren, Renault e solo per le prime gare la BMW, che per prima ripudiò questo componente. La BMW fu tra l'altro responsabile di un episodio durante il pre-stagione in cui i costruttori volevano far slittare il debutto del Kers, ma il voto contrario della Casa bavarese (convinta di essere più avanti della concorrenza nello sviluppo del sistema) ha negato l'unanimità del voto necessaria a cambiare la norma.
=== Anni 2010: la rivoluzione turbo-ibrida ===
Dopo la partecipazione-record registrata nel 1989, nell'arco di vent'anni il numero delle squadre è andato costantemente calando, a causa del crescente incremento dei costi, strettamente legato all'impiego di tecnologie sempre più sofisticate. La FIA ha tentato nel 2009 di cambiare ulteriormente le regole per combattere la spirale altissima di costi ed assicurare così la presenza dei Team minori. Ma ciò ha condotto ad un duro scontro tra il Presidente [[Max Mosley]] e le squadre, che hanno minacciato addirittura di creare un campionato alternativo.
Riga 173 ⟶ 172:
Il tedesco, sempre con la Red Bull motorizzata Renault, ha fatto poi il bis nel 2011 vincendo ben 11 gran premi. Nel 2012 ha vinto il 3º campionato mondiale consecutivo all'ultima gara a Interlagos battendo Alonso di soli 3 punti; mentre la Red Bull ha vinto il suo 3º campionato costruttori, battendo Ferrari e McLaren-Mercedes. Lo stesso risultato si è poi ripetuto nella stagione 2013, con la coppia Vettel/Red Bull che ha raggiunto rispettivamente il poker iridato, stavolta con un dominio ben più netto.
==== L'inizio dell'era turbo-ibrida (2014-2020) ====
[[File:Lewis Hamilton 2014 Singapore FP1.jpg|thumb|left|[[Lewis Hamilton]] e la sua [[Mercedes F1 W05]] durante il Gran Premio di Singapore 2014. Il binomio anglo-tedesco ha dominato il campionato con 11 vittorie e 384 punti.|301x301px]]
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 2014|2014]] ha segnato una svolta epocale nella storia della Formula 1, col passaggio dai motori V8 aspirati agli innovativi V6 turbo-ibridi. Sulla spinta dei grandi costruttori e della presidenza della FIA, nella visione generale di mantenere la F1 la massima espressione della tecnologia automobilistica e di considerarla sempre più anche un "laboratorio sperimentale" per le vetture da strada, la maggior parte dell'attenzione è infatti stata rivolta all'introduzione dei nuovi motori [[Turbocompressore|turbo]] da 1 600 [[Centi (prefisso)|c]][[Metro cubo|m³]]. Questi propulsori hanno imposto una profonda rimodellazione di tutte le monoposto in quanto abbinati a due sistemi di recupero dell'energia cinetica frenante e dei gas di scarico della turbina (ossia due motogeneratori denominati rispettivamente [[MGU-K]] e MGU-H): il termine ''power unit'' identifica le nuove unità propulsive, che adottano così una doppia alimentazione combinata [[Motore a combustione interna|termica]] ed [[Motore elettrico di trazione|elettrica]]. La stagione 2014 è stata caratterizzata dallo stradominio della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]], che ha evidentemente interpretato al meglio la rivoluzione tecnologica. I suoi piloti, [[Lewis Hamilton]] e [[Nico Rosberg]], hanno conquistato 16 vittorie su 19 gran premi e 18 pole position. L'unico a vincere i restanti 3 gran premi è stato [[Daniel Ricciardo]], a bordo della sua Red Bull motorizzata Renault. Lewis Hamilton ha vinto il Mondiale con 384 punti, mentre la Mercedes ha battuto il muro dei 700 punti (701). La delusione è stata per la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], con solo 2 podi, realizzati da [[Fernando Alonso]] (6° nella classifica piloti), classificatasi al 4º posto nella classifica Costruttori. Hamilton si è confermato iridato nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2015|2015]], battendo il compagno di squadra Rosberg e Sebastian Vettel, questo ultimo passato nel frattempo alla guida di una Ferrari in risalita. Il [[Campionato mondiale di Formula 1 2016|2016]] ha visto ribadirsi il dominio Mercedes ma con il trionfo di Rosberg, che si è laureato campione del mondo dopo una lotta serrata col compagno di squadra Hamilton, quest'ultimo penalizzato da inconvenienti tecnici nella prima parte della stagione. L'inaspettato ritiro annunciato da Rosberg dopo la tradizionale cerimonia di premiazione della FIA a Ginevra ha lasciato un posto vacante in Mercedes, colmato con l'ingaggio di [[Valtteri Bottas]] per la stagione [[2017]]. Questa annata ha visto l'introduzione di profonde modifiche tecniche volte ad aumentare le prestazioni delle monoposto, ritornando a standard dimensionali che non si vedevano dagli anni 90. Le modifiche più vistose hanno riguardato la carreggiata delle vetture, gli ingombri di ala anteriore e diffusore posteriore e soprattutto il battistrada degli pneumatici, aumentato per garantire più aderenza in curva. La riprogettazione delle monoposto ha favorito la Ferrari, in netta ripresa rispetto alla stagione precedente ed in grado di contendere il titolo piloti alla Mercedes con Vettel per gran parte della stagione. Una serie di errori e lacune di affidabilità ha però pregiudicato la conquista del titolo 2017 in favore di Hamilton, che è così divenuto campione del mondo per la quarta volta
== Titoli piloti e costruttori ==
|