Egisto: differenze tra le versioni

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=== La vendetta ===
[[File:J G Trautmann Das brennende Troja.jpg|thumb|400px|J. G. Trautmann (1713- 1769), L'incendio di Troia]]
Anni dopo, [[Paride]] rapì [[Elena (mitologia)|Elena]], moglie di Menelao, e fuggì assieme a lei a [[Troia]], scatenando la [[guerra di Troia]], per cui Agamennone e il fratello si assentarono per dieci anni dai loro regni. Egisto rifiutò di mescolarsi nella spedizione e scelse di rimanere ad [[Argo (Grecia)|Argo]] macchinando vendetta ai danni dei figli di Atreo.<ref>[[Omero]], ''Odissea'', libro III, vv. 262-263.</ref>
[[File:Stern3-24-4-1-.jpg|thumb|''Tieste e Atreo'', dipinto di [[Giovanni Francesco Bezzi]]]]
In questi anni di guerra, [[Nauplio (mitologia)|Nauplio]], padre di [[Palamede]], un astuto eroe che unì le sue forze a quelle degli Atridi ma fu ingannato e lapidato dai Greci stessi su istigazione di [[Odisseo]], chiese giustizia per il figlio ad Agamennone, ma il re, che aveva sostenuto personalmente il crimine di Odisseo, lo lasciò a mani vuote. L'uomo ne risentì, salpò da Troia e costeggiò l'[[Attica]] e il [[Peloponneso]], incitando all'adulterio le mogli che i nemici lasciarono nelle loro case. Egisto udì che [[Clitennestra]] era una delle donne che più facilmente avrebbe ceduto alle insistenze di Nauplio e congetturò di divenire suo amante per poi assassinare Agamennone con il suo sostegno non appena fosse tornato da Troia.<ref>Pseudo-Apollodoro, ''Epitome'', VI, 8-9.</ref>
 
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[[Zeus]] s'affrettò a inviare [[Ermes]] ad Egisto, che gli consigliò di rinunciare al suo piano e gli predisse che se avesse ucciso Agamennone sarebbe stato a sua volta ucciso dal figlio, non appena avesse raggiunto le soglie della maturità. Egisto non ascoltò il monito del dio, ripudiò la moglie e si recò a Micene con ricchi doni e animato da feroci propositi di vendetta.<ref>Omero, ''Odissea'', libro I, vv. 37-43.</ref>. Qui divenne amante di Clitemnestra e visse con lei coltivando il suo stesso rancore insinuandole la volontà di assassinare il marito al suo ritorno.<br>
 
[[File:J G Trautmann Das brennende Troja.jpg|thumb|J. G. Trautmann, L'incendio di Troia]]
Dapprima, la regina respinse le sue proposte, temendo Agamennone che, prima di salpare per Troia, aveva ordinato all'aedo di corte, [[Demodoco]], di sorvegliare la regina e di comunicargli per iscritto ogni piccolo indizio sulla sua mancata fedeltà. Egisto lo acciuffò e lo relegò senza viveri in un'isola deserta, dove le bestie selvatiche e gli animali rapaci spolparono le sue ossa. Clitennestra si lasciò allora sedurre dal progetto omicida ed Egisto celebrò la sua futura vittoria sacrificando ad [[Afrodite]] ed offrendo monili d'oro e luminosi tessuti ad [[Artemide]] che maturava un odio profondo per i figli di Atreo.<ref>Omero, ''Odissea'', libro III, vv. 265-275.</ref><br>
Clitemnestra macchinò quindi con Egisto di uccidere Agamennone al suo rientro da Troia. La regina temette che arrivasse inaspettatamente, così scrisse ad Agamennone in una lettera di accendere un falò sul [[Monte Ida (Turchia)|monte Ida]] non appena Troia fosse caduta. Clitennestra era stata dunque informata dalla sua vedetta, della caduta Troia e dell'imminente ritorno del marito; lo uccise, con l'aiuto di Egisto, quando questi rimise piede in patria.
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File:Pittore di marlay, kylix con clitennestra che assale cassandra davanti all'ara di apollo, 425-400 ac., da tomba 264.JPG|Clitemnestra assale Cassandra davanti all'ara di Apollo, 425-400 ac., da tomba 264.
File:Murder Aegisthus Louvre K320 bis.jpg|thumb|La morte di Egisto per opera di [[Oreste (figlio di Agamennone)|Oreste]] e [[Pilade]], [[oinochoe]] apula a figure rosse, [[IV secolo a.C.]], [[Musée du Louvre|Louvre]]
File:20100408 mykines44.JPG|Micene, tomba detta di Egisto
File:Tomb of Clytemnestra 1.jpg|Micene, tomba detta di Clitemnestra