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:''« Ogni problema risolvibile con riga e compasso è risolvibile anche con il solo compasso »''
Tale teorema prende il nome anche da [[Lorenzo Mascheroni]], che lo dimostrò nel suo ''[[La geometria del compasso]]'' del [[1797]], 125 anni dopo il Mohr. La doppia attribuzione è dovuta al fatto che ai tempi di Mascheroni l'opera del Mohr era totalmente sconosciuta<ref>L'Euclides Danicus venne riscoperto e ristampato in tedesco solo nel [[1928]]</ref>; inoltre, la totale differenza
==Eliminazione della riga==
La [[Costruzioni_con_riga_e_compasso|geometria classica]] prevede l'uso della riga e del compasso per tracciare rispettivamente linee rette e circonferenze. L'intersezione fra linee già disegnate definisce punti che possono essere utilizzati per tracciare nuove rette e circonferenze, fino al completamento delle costruzioni volute. Ogni costruzione geometrica può quindi essere intesa come
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** intersezione fra due circonferenze,
** intersezione fra una circonferenza e una retta,
** intersezione fra due rette;
*
**
** estensione di una linea retta otre i punti che la definiscono <ref>Euclide, ''Elementi'', Libro I, Postulato 2, letteralmente: ''« E che una retta terminata si possa prolungare continuamente in linea retta »''</ref>,
** disegno di un cerchio o di un arco dati il centro e un punto sulla circonferenza <ref>Euclide, ''Elementi'', Libro I, Postulato 3, letteralmente: ''« E che si possa descrivere un cerchio con qualsiasi centro ed ogni distanza »''</ref>.
La scelta di non utilizzare la riga comporta l'impossibilità di tracciare linee rette; tuttavia, se si esclude l'aspetto grafico (il semplice tracciare le linee), le altre operazioni che coinvolgono la riga, in particolare nella
==Note==
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