Karl Marx: differenze tra le versioni

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=== Il rovesciamento della dialettica hegeliana ===
Il periodo di Bruxelles è fecondo di studi teorici: già nel settembre del 1844 aveva scritto insieme con Engels ''La sacra famiglia o Critica della critica critica'', una satira degli hegeliani di sinistra Bruno Bauer e altri, pubblicato nel [[1845]]. In essa viene mostrata e messa in ridicolo la genesi dell'astrazione della realtà sensibile, la mistificazione della realtà prodotta dall'hegelismo:
[[Immagine:Bauer.jpg|thumb|right|200px|Bruno Bauer]]
{{quote|«Se io, dalle mele, pere, fragole, mandorle - frutti reali - mi formo la rappresentazione generale ''frutto'' e immagino che il ''frutto'' - la mia rappresentazione astratta, ricavata dai frutti reali - sia un'essenza esistente fuori di me, sia anzi l'essenza ''vera'' della pera, della mela, ecc., io dichiaro - con espressione speculativa - che il ''frutto'' è la ''sostanza'' della [[pera]], della [[mela]], della [[mandorla]] ecc. Io dico allora che per la pera non è essenziale essere pera, che per la mela non è essenziale essere mela. L'essenziale, in queste cose, non sarebbe più la loro esistenza reale, sensibilmente intuibile, ma l'essenza che ho astratto da esse e ad esse ho attribuito, l'essenza della mia rappresentazione ''il frutto''. Io dichiaro allora che mela, pera, mandorla ecc., sono semplici ''modi'' di esistenza, ''modi del frutto''. Il mio intelletto finito, sorretto dai [[Organi di senso|sensi]], ''distingue'' certamente una mela da una pera e una pera da una mandorla, ma la mia ragione speculativa dichiara inessenziale e indifferente questa diversità sensibile. Essa vede nella mela la stessa cosa che nella pera, nella pera la stessa cosa che nella mandorla, cioè il ''frutto''. I frutti particolari e reali non valgono più che come frutti ''apparenti'', la cui vera essenza è la ''sostanza'', il ''frutto''....Il minerologo la cui scienza si limitasse a dire che tutti i [[minerali]] sono in realtà ''il minerale'' sarebbe un minerologo solo nella ''sua immaginazione''.
 
L'uomo comune non crede di dire nulla di straordinario quando dice che ci sono mele e pere. Ma il filosofo [hegeliano, speculativo], quando esprime queste esistenze in modo speculativo, ha detto qualcosa di ''straordinario''. Ha compiuto un [[miracolo]], ha prodotto dall' ''essere intellettuale'' irreale ''il frutto'' gli esseri naturali reali, la mela, la pera ecc.; cioè dal suo proprio intelletto astratto, che egli si rappresenta come un soggetto assoluto esistente fuori di sé, che egli si rappresenta qui come ''il frutto'', ha creato queste frutta e in ogni esistenza che esprime, egli compie un atto creativo...dichiara la sua propria attività, mediante la quale ''egli passa'' dalla rappresentazione mela alla rappresentazione pera, essere l' ''autoattività'' del soggetto assoluto, ''del frutto''.
 
Quest'operazione si chiama, con espressione speculativa: concepire la ''sostanza'' come ''soggetto'', come ''processo interno'', come ''persona assoluta'', e questo concepire forma il carattere essenziale del metodo ''hegeliano''.|''La sacra famiglia o Critica della critica critica''}}».
 
In quest'opera Marx ed Engels fanno propria la concezione dell' ''umanesimo reale'' di Feuerbach, come confermerà lo stesso Marx, più di vent'anni dopo, scrivendo a Engels che quello scritto gli sembrava ancora buono, «quantunque il culto di Feuerbach faccia ora un'impressione molto umoristica».