Traiectum ad Rhenum: differenze tra le versioni

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{{Sito archeologico
| Nome = TrajectumTraiectum ad rhenumRhenum
| Nome_altro = Ultraiectum
| Immagine = Begrenzingskaart_castellum_Traiectum_Utrecht_Domplein.jpg
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== Storia ==
NellDurante l'[[Impero romano|Impero Romano]], ''Traiectum'', era uno dei forti del [[Limes Germanicus|Limes Germanico]] inferiore ed era costituito da linee difensive. L'[[Claudio|imperatore Claudio]] definì il [[Reno]] a valle di [[Bonn]] come la parte occidentale della frontiera. Ordinò, quindi, che le legioni fossero disposte su questa linea, che fu fortificata nel [[47|47 d.C.]]. Il Reno, si dividedividendosi in diversi rami nei Paesi Bassi., Ll'esercito scesescelse come frontiera il ramo su cui si trova l'attuale Utrecht<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0006:entry=traiectum|titolo=The Princeton Encyclopedia of Classical Sites,
 
 
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(Utrecht) Netherlands.|sito=www.perseus.tufts.edu|lingua=en|accesso=2018-01-26}}</ref>.
 
Nel 69-70 d.C. [[Gaio Giulio Civile]] guidò la [[Rivolta batava|rivolta dei Batavi]] durante la quale il forte fu bruciato<ref name=":0" />. UnDagli soldato,archeologi osono ufficialestati trovati, hasotto seppellitolo istrato suoidi risparmilegno dibruciato seppellite cinquanta monete d'oro di quel tempo. Sonoi statirisparmi trovatidi dagliun archeologisoldato, sottoforse loun strato di legno bruciatoufficiale. Una volta che i Romani avevano ripristinato la loro autorità nella regione, ricostruirono il forte, di nuovo in legno. Il forte era presidiato da circa 500 soldati<ref name=":1">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20131021060245/http://www.hetutrechtsarchief.nl/thema/tijdbalk/0047|titolo=47: Aanleg castellum Traiectum|data=2013-10-21|accesso=2018-01-26}}</ref>. Dalle incisioni delle mattonelle sembra che dall'88-89 al 275 d.C. il forte fosse presidiato dalla [[Cohors II Hispanorum peditata|''cohors II Hispanorum peditata'']], una [[coorte]] di fanteria [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|ausiliaria]] dell'[[esercito romano]] imperiale<ref name=":2">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20050305131258/http://www.cultuurwijzer.nl/cultuurwijzer.nl/cultuurwijzer.nl/i000672.html|titolo=Cultuurwijzer - Utrecht (Domplein) - Traiectum|data=2005-03-05|accesso=2018-01-26}}</ref>.
 
Il ''castellum'' di ''Traiectum'' sembra essere stato definitivamente distrutto qualche tempo prima del 270, durante l'invasione dei [[Franchi]]. Le prove archeologiche mostrano una presenza romana nel [[IV secolo]], ma il ''castellum'' non fu ricostruito. Durante l'[[Alto Medioevo]] fu costruita un'altra fortificazione sul sito, che fu distrutta dai [[Vichinghi]] e ricostruita nell'[[818]]. Il sito delle fortificazioni della [[Arcidiocesi di Utrecht|sede episcopale di Utrecht]]<ref name=":0" />.
 
== Disposizione ==
Il forte fu ricostruito quattro volte, e ogni volta fu sollevato aggiungendo del riempimento. I periodi I-II risalgono al 47-69 d.C.; i periodi III-IV sono datati dal 70 alla fine del [[II secolo]]; il periodo V risale alla fine del II secolo fino al [[III secolo]]. Il forte era fatto di legno nel periodo I-IV, 110 per 130 metri (360 per 430 piedi) di dimensioni, con bastioni fatti di terra e legno. Nel periodo V è stato ricostruito in pietra e aumentato di dimensioni a 125 per 150 metri (410 per 492 piedi). A quel tempo le porte erano fiancheggiate da torri d'ingresso in pietra con bastioni semicircolari all'esterno<ref name=":0" />.
 
Il forte conteneva l'edificio del quartier generale, o ''[[Principia (esercito romano)|principia]]'', all'interno di un cortile rettangolare circondato da un colonnato (''[[portico]]''). L'edificio aveva il [[Pannelli radianti|riscaldamento a pavimento]] dell'[[ipocausto]]<ref name=":2" />. Durante l'esistenza del forte il ''principia'' era di circa 27 per 27 metri (89 per 89 piedi) con un atrio, una sala croce e cinque stanze. La stanza centrale era il santuario dei legionari, o ''[[Sacello|sacellum]]''. Questa stanza e l'''atrium'' ospitavano entrambi gli altari di pietra del periodo V<ref name=":0" />. Un fossato protettivo circondava il forte durante tutta l' occupazione romana<ref name=":0" />. C'erano i ''[[Vicus|vici]]'' ad est e ad ovest del ''castellum'', dove vivevano artigiani che dipendevano dai soldati. Il ''vicus'' orientale era a [[Pieterskerkhof]], sulla riva del fiume<ref name=":1" />.
 
== Scavi ==
Alcuni resti del forte originale sono stati trovati sotto la [[Duomo di Utrecht|piazza della cattedrale]] ad una profondità di 3,8 metri<ref (12name=":0" piedi)/>. Diversi scavi sono stati intrapresi, per lo più tra il 1929 e il 1949. Gli archeologi inizialmente erano alla ricerca dei resti di due chiese medievali che si trovavano sul sito, ma hanno cambiato la loro priorità dopo che sono stati trovati i resti del ''castellum''. Parti di mura sono state rinvenute successivamente, come pure resti parziali di caserme di legno e tracce del fossato<ref name=":2" />. Sono stati fatti scavi su due delle quattro porte del forte ed anche Alcune parti delle caserme di diversi periodi<ref name=":0" />. L'edificio principale, il ''principia'', è stato completamente scavato. A partire dal 1992, il vicino [[Duitse Huis|''Duitse Huis'']], sede del [[Bailiwick of Utrecht|Baliato di Utrecht]] dei [[Ordine teutonico|Cavalieri Teutonici di Utrecht]] dal 1348, è stato ampiamente rinnovato. Questo comprendeva la costruzione di una nuova ala del [[Grand Hotel Karel V]]. Sono state trovate tracce di un cimitero romano, forse associato al forte<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20131028134627/http://www.karelv.nl/en/karel-v-and-utrecht/history/|titolo=History - Karel V|data=2013-10-28|accesso=2018-01-27}}</ref>.<gallery mode="packed" heights="160">
File:Opgraving 1929 Domplein te Utrecht.jpg|Scavi del 1929
File:Opgraving Domplein te Utrecht in 1933 met oa Romeinse barakmuur.jpg|Scavi del 1933. Il muro di pietra proviene da una caserma
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== Note ==
{{Reflist}}{{Portale|Paesi Bassi|Roma antica}}
 
== Bibliografia ==
<ref>{{Cita libro|nome=William L.|cognome=MacDonald|titolo=Princeton Encyclopedia of Classical Sites|url=https://www.worldcat.org/oclc/973762511|data=2017|editore=Princeton University Press|p=|OCLC=973762511|ISBN=1400886589}}</ref>
[[Categoria:Utrecht]]