Gene Sharp: differenze tra le versioni

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Conosciuto per i suoi studi sulla [[nonviolenza]] e sulla [[disobbedienza civile]], Sharp è stato soprannominato "il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] della non-violenza"<ref>{{citeCita web|url=http://www.newstatesman.com/politics/your-democracy/2013/01/gene-sharp-machiavelli-non-violence|titletitolo=Gene Sharp: The Machiavelli of non-violence|publisher=|deadurlurlmorto=no|archiveurlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20141112095409/http://www.newstatesman.com/politics/your-democracy/2013/01/gene-sharp-machiavelli-non-violence|archivedatedataarchivio=November 12, novembre 2014|df=mdy-all}}</ref> ed "il [[Clausewitz]] della guerra nonviolenta"<ref>Weber, Thomas. ''Gandhi as Disciple and Mentor. '' Cambridge University Press, Cambridge 2004</ref>.
 
== Attività e opere ==
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«L'azione non violenta è una tecnica per condurre conflitti, al pari della guerra, del governo parlamentare, della guerriglia. Questa tecnica usa metodi psicologici, sociali, economici e politici. Essa è stata usata per obiettivi vari, sia "buoni" che "cattivi"; sia per provocare il cambiamento dei governi sia per supportare i governi in carica contro attacchi esterni. Il suo utilizzo è unicamente responsabilità e prerogativa delle persone che decidono di utilizzarlo».<ref>{{cita web |url=http://aeinstein.org/CORRECTIONS.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=7 gennaio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080114114842/http://www.aeinstein.org/CORRECTIONS.pdf |dataarchivio=14 gennaio 2008 }}</ref>
 
«La lotta non violenta non significa assenza di pericolo. Significa ridurre il numero di vittime potenziali rispetto a quelle che morirebbero se ci si ribellasse con l’uso della forza. Cercare di raggiungere l’indipendenza con violenza quando il tuo avversario è così forte non ha senso. Se si usano soltanto metodi non violenti, il potere non saprà come comportarsi, perché adottando metodi di repressione»<ref>{{Cita libro|autore=Galina Sapožnikova|titolo=La congiura lituana. Come uccisero l’Urss e cosa accadde a chi tentò di salvarla|url=http://www.sandrotetieditore.it/project/la-congiura-lituana-come-uccisero-l-urss-e-cosa-accadde-a-chi-tento-di-salvarla/|anno=2016|editore=Sandro Teti Editore|città=Roma|p=|pp=300|ISBN=9788888249704978-88-88249-70-4}}</ref>.
 
La presenza di alcuni ricercatori dell'Einstein Institute durante alcune insurrezioni anti russe, a partire dagli [[Protesta di piazza Tiananmen|eventi di piazza Tienanmen]], sarebbe stata motivata dalla volontà di studiare sul campo i movimenti in azione, e non avrebbe avuto alcun ruolo a monte se non quello di ispirazione.