Critiche alla religione: differenze tra le versioni
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=== Costruzione sociale ===
Dennett e Harris hanno affermato che le religioni teoriche e le loro scritture non sono ispirate da Dio, ma create e prodotte dall'uomo per soddisfare esigenze sociali, biologiche e politiche<ref>{{Cita libro|titolo=[[Breaking the Spell: Religion as a Natural Phenomenon|Breaking the Spell]]|editore=Allen Lane|anno=2006|isbn=0-7139-9789-3|nome=Daniel|cognome=Dennett|wkautore=Daniel Dennett}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=[[The End of Faith]]|editore=W. W. Norton|anno=2005 |isbn=0-393-32765-5|nome=Sam|cognome=Harris|wkautore=Sam Harris (author)}}</ref>. Dawkins bilancia i benefici delle credenze religiose (la consapevolezza mentale, la costruzione della comunità, la promozione del comportamento virtuoso) contro gli inconvenienti<ref name="The God Delusion">{{Cita libro|titolo=[[The God Delusion]]|editore=Houghton Mifflin|anno=2006| isbn=0-618-68000-4|nome=Richard |cognome=Dawkins |wkautore=Richard Dawkins}}</ref>. Tali critiche trattano la religione preminentemente come un costrutto sociale<ref name="PUTNAM, ROBERT 2010">{{Cita pubblicazione|anno=2010|titolo=Religion, Social Networks, and Life Satisfaction|rivista=American Sociological Review|volume=75|numero=6|pp=914–933|doi=10.1177/0003122410386686|cognome1=Lim |nome1=Chaeyoon |cognome2=Puntam |nome2=Robert}}</ref> e quindi come nient'altro che un'[[ideologia]] umana in più.
=== Narrazioni utilizzate per fornire tranquillità psicologica e un senso esistenziale ===
Queste narrazioni sarebbero state destinate a dare un senso di sollievo e di relazione con forze più grandi. Come tali, potrebbero aver servito a diverse funzioni importanti nelle società antiche. Alcuni esempi includono le opinioni che molte religioni hanno avuto tradizionalmente nei confronti dell'[[eclisse solare]] e dell'[[eclisse lunare]] e della comparsa di [[comete]] (tutte forme di [[astrologia]])<ref>{{Cita news|titolo=When solar fears eclipse reason |editore=BBC News |data=28 marzo 2006 |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/4852690.stm |accesso=2 gennaio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Comets in Ancient Cultures |editore=NASA |url=http://www.nasa.gov/mission_pages/deepimpact/media/f_ancient.html |accesso= }}</ref>. Data la corrente comprensione del mondo fisico, dove la conoscenza umana è aumentata esponenzialmente, Dawkins e il filosofo ateo francese [[Michel Onfray]] sostengono che continuare a mantenere questi sistemi di credenza è un fatto irrazionale e non più utile alla società<ref name="The God Delusion" /><ref name="isbn1-55970-820-4">{{Cita libro|autore=Onfray, Michel |wkautore=Michel Onfray |titolo=Atheist Manifesto: The Case Against Christianity, Judaism, and Islam |editore=Arcade Publishing |città= |anno= 2007|isbn=1-55970-820-4 }}</ref>.
[[File:Karl Marx 001.jpg|thumb|left|Il filosofo tedesco ottocentesco [[Karl Marx]] considerava la religione come l' "[[oppio]] dei popoli".]]
=== Oppio dei popoli ===
{{citazione|"''La sofferenza religiosa è, allo stesso tempo, l'espressione di una vera sofferenza e una protesta contro la vera sofferenza. La religione è il sospiro della creatura oppressa, il cuore di un mondo senza cuore e l'anima delle condizioni senza anima. È l'oppio dei popoli''".| - [[Karl Marx]]<ref name="critright"/>.}}
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Marx ha anche considerato la [[dottrina cristiana]] del [[peccato originale]] come profondamente anti-sociale nel suo più intimo carattere. Il peccato originale, ha affermato, convince la gente che la fonte della loro miseria si trova nella "peccaminosità" intrinseca e immutabile dell'umanità, piuttosto che nelle forme di organizzazione e nelle istituzioni sociali il che, sostiene Marx, può essere modificato solamente dall'applicazione di un sistema sociale collettivo pianificato<ref>{{Cita libro|cognome=Marx |nome=Karl |wkautore=Karl Marx |titolo=Das Kapital |editore= |anno=1867 |città= |url=http://www.marxists.org/archive/marx/works/1867-c1/ch26.htm | nopp =true|p=Volume 1, Part VIII }}</ref>.
[[File:Richard dawkins lecture.jpg|thumb|L'esponente di rilievo della [[biologia evolutiva]] britannico [[Richard Dawkins]] è un ateo e un critico della religione; ha pubblicato, tra gli altri, ''[[L'illusione di Dio]]''.]]
=== Virus della mente ===
Nel suo libro ''[[Il gene egoista]]'' del
Il teologo anglicano [[John Bowker]] ha criticato l'idea che "[[Dio]]" e "[[Fede]]" siano dei virus della mente, suggerendo che "il racconto della motivazione religiosa" fatto da Dawkins è del tutto lontano dalla prove e dai dati e che, anche se l'approccio dei "meme" nei confronti di Dio era valido, esso "''non produce una serie di conseguenze ... Tra i tanti comportamenti che produce, perché abbiamo bisogno di isolare solo quelli che potrebbero essere considerati come malati?''"<ref>In his 1992–93 [[Gresham College]] lectures, written in collaboration with the psychiatrist Quinton Deeley and published as ''Is God a Virus?'', SPCK, 1995, 274 pp. Le citazioni sono dalla pagina 73.</ref>
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McGrath cita anche una meta-ricerca critica di oltre 100 studi sostenendo che "''se la religione viene riportata come un effetto positivo sul benessere umano dal 79% degli studi recenti sul campo, allora non può essere considerata come analoga ad un [[virus (biologia)]]''"<ref>''Dawkins's God: Genes, Memes and the Meaning of Life'', p.136, citing [[Harold G. Koenig|Koenig]] and Cohen, ''The Link between Religion and Health'', OUP, 2002.</ref>.
[[File:Sam Harris-20100211.jpg|thumb|left|[[Sam Harris]], esperto di [[neuroscienze]] statunitense, è anche
=== Malattia mentale o illusione ===
Alcuni
Esistono anche degli
Lo scienziato [[Carl Sagan]] nel suo ultimo libro intitolato ''[[Il mondo infestato dai demoni
Secondo l'esperto canadese di [[neuroscienze cognitive]] [[Michael Persinger]] stimolando artificialmente i
{{citazione|"''alcune forme di [[tumori]] temporali del lobo o dell'epilessia
Il filosofo e teologo britannico [[Keith Ward]] nel suo libro del 2006 intitolato ''Is Religion Dangerous?'' affronta l'affermazione secondo cui la fede religiosa non è nient'altro che un'illusione; egli cita la definizione presentata in ''Oxford Companion to Mind'' che dice l'illusione essere "''una credenza fissa, idiosincratica, insolita nella cultura a cui la persona appartiene''" ed osserva che "''tutti i falsi pareri sono illusioni''". Ward caratterizza poi un'illusione come un'"''opinione chiaramente falsa, in particolare come sintomo di una malattia mentale''", una "''credenza irrazionale''" la quale è "''così ovviamente falsa che tutte le persone ragionevoli la vedrebbero come un errore''".
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