Benedetto Cacciatori: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
No2 (discussione | contributi) - link rossi: info inseribili in questa voce |
m Bot: niente spazi dopo l'apostrofo e modifiche minori |
||
Riga 24:
Benedetto fu il secondogenito di cinque figli di Lodovico Ceccardo Cacciatori e Maria Susanna Elisabetta Ravenna. Nacque il 29 dicembre 1794 e fu battezzato il 4 gennaio dell'anno successivo, come risulta dall' ''[[Index baptizatorum]]'' del [[duomo di Carrara]].
Il padre dell'
Nel 1810 Benedetto, il padre e i fratelli si trasferirono temporaneamente
Benedetto lavorò assieme al padre alla restaurazione e alla decorazione dell'[[Arco della Pace|Arco trionfale del Sempione]].
Cacciatori, come detto precedentemente, poté proseguire gli studi artistici all'Accademia di Brera e fu influenzato da molti grandi artisti come [[Luigi Canonica]], [[Luigi Cagnola]], [[Giuseppe Zanoia]], [[Ferdinando Albertolli]],
Nel 1816 a causa di problemi economici, per poter proseguire gli studi, Benedetto Cacciatori inviò una supplica formale alla cancelleria dell'imperatore [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I]].
Riga 83:
Nel 1827 Benedetto Cacciatori cominciò la restaurazione dell'arco della Pace, incaricato del rilievo rappresentante l'Ingresso degli Augusti nostri sovrani di Milano e delle due Vittorie composte poi però da [[Camillo Pacetti]].
L'
L'11 giugno del 1829, la Congregazione Municipale della Regia Città di Milano commissionò otto statue (presso Porta Orientale a Milano) a Cacciatori e ad altri artisti: Cacciatori usò il marmo bianco della sua città e scolpì le statue di ''Minerva'' (1830-1833) e di ''Mercurio'' (1830-1833).
Riga 93:
==L'insegnamento all'Accademia di Brera e l'attività per altre committenze pubbliche e private==
Nel 1828 Benedetto Cacciatori espose a Brera solamente
Pietro e Antonio Gavazzi commissionarono all'artista carrarese nel 1838 un Putto (dedicato ad un figlio di Antonio morto in età infantile) e il Monumento funerario di Giuseppe Antonio Gavazzi che vennero posti accanto alla Maria Vergine col Bambino scolpita per Racconigi su commissione di [[Carlo Alberto di Savoia]].
|