Elasmosaurus platyurus: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
La figura non presenta alcuna dimensione, nè alcun raffronto con le dimensioni di un uomo
Nessun oggetto della modifica
Riga 46:
==Classificazione==
Nonostante siano state ascritte numerose specie al genere ''Elasmosaurus'' fin dal momento della sua prima descrizione (1868), uno studio di [[Kenneth Carpenter]] del 1999 ha dimostrato che solo una specie, ovvero la [[specie tipo]] ''Elasmosaurus platyurus'', può essere considerata valida e appartenente al genere ''Elasmosaurus''. Numerose altre specie si sono dimostrate di dubbia identità o sono state classificate in altri generi. Ad esempio, ''E. serpentinus'' è stato riassegnato al genere ''Hydralmosaurus'', ''E. morgani'' a ''[[Libonectes]]'', ed ''E. snowii'' a ''Styxosaurus''. Nella prima parte del Cretaceo superiore, i plesiosauri si svilupparono (o forse si ridussero) in due gruppi distinti. ''Elasmosaurus'' è il [[genere tipo]] per uno di questi due gruppi, gli elasmosauridi, con colli estremamente lunghi e teste corte, al contrario dei [[policotilidi]] che possedevano colli più corti e teste allungate. Gli elasmosauridi del [[Canale interno occidentale|Mare Interno Occidentale]] del Nordamerica possiedono poche caratteristiche che li separano fra loro e possiedono solitamente una [[morfologia (biologia)|morfologia]] primitiva. ''Elasmosaurus'' e alcune altre forme, tuttavia, fanno parte di un gruppo derivato. Si suppone che i più stretti parenti di ''Elasmosaurus'' fossero ''Hydralmosaurus'' e ''Styxosaurus'', anch'essi dotati di caratteristiche derivate.
 
La specie Elasmosaurus platyurus è stata descritta nel 1868 da Edward Drinker Cope, sulla base di un fossile rinvenuto da Theophilus Turner, un medico militare, nel Kansas occidentale (Stati Uniti). Quando Cope ricevette l'esemplare (nei primi di marzo del 1868) sbagliò a ricostruire l'animale, posizionando la testa alla fine della coda. In sua difesa, va detto che a quel tempo Cope era un esperto di lucertole (animali dal collo corto e dalla coda lunga) e nessuno aveva mai visto un plesiosauro delle dimensioni e dalle proporzioni corporee di Elasmosaurus. Secondo la tradizione, fu Othniel Charles Marsh a segnalare l'errore; tuttavia non vi è alcuna prova di questo evento. Questo "fatto" è stato spesso citato come una delle cause scatenanti della loro aspra rivalità nota come "Guerra delle ossa".
 
==Paloobiologia==
Fossili di Elasmosaurus sono stati trovati in strati del Campaniano della formazione Pierre Shale del Kansas occidentale. Questa formazione rappresenta un periodo di deposizione marina del mare di Niobrara, un mare poco profondo continentale nella parte centrale del Nord America durante il Cretaceo.
 
Come molti plesiosauri, Elasmosaurus non era in grado di alzare la testa sopra la superficie dell'acqua come comunemente rappresentato nei media e nelle raffigurazioni artistiche. Inizialmente si pensava che il metodo di caccia di questo animale fosse stato quello di nuotare in superficie, alzando la testa sopra l'acqua con il suo lungo collo; dopo aver notato una preda sotto la superficie, Elasmosaurus si lanciava verso il basso, quasi come un serpente. Tuttavia, questa teoria è improbabile dal momento che la posizione dei suoi occhi renderebbe difficile vedere facilmente verso il basso; Al contrario, questi plesiosauri potevano facilmente vedere e inseguire la loro preda dal basso verso l'alto. Il peso del suo lungo collo posizionava il centro di gravità dietro le pinne anteriori. Elasmosaurus quindi potrebbe avr sollevato la testa e il collo sopra l'acqua solo se in acque poco profonde, dove avrebbe potuto riposare il suo corpo sul fondo. Il peso del collo, la muscolatura ridotta e il movimento limitato tra le vertebre cervicali avrebbero impedito a Elasmosaurus di sollavare la testa e il collo molto in alto. Uno studio ha riscontrato che il collo di Elasmosaurus era in grado di sviluppare 75-177° di movimento ventrale, 87-155° di movimento dorsale e 94-176° di movimento laterale, a seconda della quantità di tessuto tra le vertebre (Zammit et al., 2008). L'aspetto "da cigno" delle illustrazioni classiche di Elasmosaurus, con il collo a S, richiederebbe più di 360° di flessione verticale, cosa impossibile. L'animale probabilmente teneva il collo dritto avanti a sè, muovendosi lentamente; la testa e le zampe anteriori probabilmente fungevano da timone.
 
Elasmosaurus era un nuotatore lento che poteva però inseguire branchi di pesci; il lungo collo poteva permettere a Elasmosaurus di nascondersi sotto le secche e, muovendo lentamente la testa, di avvicinarsi alle prede dal basso. Gli occhi dell'animale, dotati di visione stereoscopica, potrebbero averlo aiutato a trovare piccole prede. Queste ultime includevano piccoli pesci ossei, belemniti e ammoniti. Elasmosaurus inoltre inghiottiva piccole pietre per aiutare la digestione. Questi animali vivevano in oceani aperti e non tornavano a riva nemmeno per deporre le uova: è noto un esemplare di un altro plesiosauro (Polycotylus) fossilizzatosi con un feto presente al suo interno.
 
==Bibliografia==
*Cope, E. D. 1868. "Remarks on a new enaliosaurian, Elasmosaurus platyurus." Proceedings of the Academy of Natural Sciences of Philadelphia, 20: 92-93.
*Cope, E. D. 1869. "Synopsis of the Extinct Batrachia and Reptilia of North America, Part I". Transactions American Philadelphia Society New Series, 14:1-235, 51 figs., 11 pls. (pre-print dated August, 1869)
*Carpenter, K. 1999. "Revision of North American elasmosaurs from the Cretaceous of the western interior". Paludicola 2(2): 148-173.
*Carpenter, K. 2003. "Vertebrate Biostratigraphy of the Smoky Hill Chalk (Niobrara Formation) and the Sharon Springs Member (Pierre Shale)." High-Resolution Approaches in Stratigraphic Paleontology, 21: 421-437.
*Sachs, S. 2005. "Redescription of Elasmosaurus platyurus, Cope 1868 (Plesiosauria: Elasmosauridae) from the Upper Cretaceous (lower Campanian) of Kansas, U.S.A". Paludicola 5(3): 92-106.
*Zammit M., Daniels, C. B. and Kear, B. P. 2008. "Elasmosaur (Reptilia: Sauropterygia) neck flexibility: Implications for feeding strategies", Comparative Biochemistry and Physiology - Part A: Molecular & Integrative Physiology 150(2):124-130.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Elasmosaurus}}