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Gallarate è un comune del [[Varesotto|Basso Varesotto]] sito nell'[[Area metropolitana di Milano]], a 6 [[Chilometro|km]] di distanza dall'[[Aeroporto di Milano-Malpensa|aeroporto di Malpensa]]. La città confina con i comuni di [[Arsago Seprio]], [[Besnate]], [[Busto Arsizio]], [[Cardano al Campo]], [[Casorate Sempione]], [[Cassano Magnago]], [[Cavaria con Premezzo]] e [[Samarate]].
Il territorio è prevalentemente pianeggiante, ad eccezione della parte [[Nord|settentrionale]] della città, in cui sono presenti le colline dei [[Rione|rioni]] di [[Crenna]] e dei Ronchi. Il comune è attraversato dal [[torrente]] [[Arno (torrente)|Arno]],
* [[Classificazione sismica]]: ''Zona 4'' (sismicità irrilevante), [[ordinanza]] [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|PCM]] n. 3274 del 20/03/2003.<ref>[http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perProvincia.pdf Fonte dal sito] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090418213644/http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perProvincia.pdf |data=18 aprile 2009 }}</ref>
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== Storia ==
Testimonianze archeologiche datano le origini di questo nucleo urbano al [[II millennio a.C.]], anche se la maggior parte dei reperti sono di natura [[celti]]co-[[Gallia|gallica]]. Dai [[Galli]], infatti, deriverebbe anche il nome della città.
Il suffisso di matrice celtica e diversi rinvenimenti (urne cinerarie di tipo golasecchiano) possono far propendere per una fondazione preromana, probabilmente insubre ("call-aria", terra di ghiaia). La centrale
Successivamente, sotto la dominazione [[Impero romano|romana]], divenne parte della provincia della [[Gallia Cisalpina]]. Da Gallarate passava la [[strada romana]] che collegava [[Milano]] con il [[Lago Maggiore|Verbano]], la cosiddetta "''[[Via Mediolanum-Verbannus]]''". Da un punto di vista amministrativo, Gallarate faceva parte della ''[[regio XI Transpadana]]''.
Nel 974 si parla di un "loco et fundo Galerate".
Quando [[Ottone Visconti]], nel [[1287]], distrusse [[Castelseprio]], divenne sede del Capitano e del Vicario del [[Seprio]], in quanto i milanesi si impadronirono del borgo nel 1292. Proprio da questo
Il centro storico, derivato dal borgo medievale fortificato, si raccoglie in forma ellittica in sinistra dell'Arno, torrente che fu spesso cagione di danni alla città per le frequenti inondazioni.
Dal [[XVI secolo|XVI]] al [[XVIII secolo]] Gallarate finì - con l'intero Stato di Milano - sotto la dominazione prima francese e poi spagnola. Diventò un feudo, contea con aggregato il Grandato di Spagna, che fu trasmesso a diverse famiglie nobili fino all'abrogazione del feudalesimo nel 1797, ([[Bentivoglio (famiglia)|Bentivoglio]], [[Caracciolo]], [[Pallavicino]], Altemps, [[Visconti]] e [[Castelbarco]]).
Fra il [[1786]] e il [[1787]], Gallarate fu capoluogo di [[Provincia di Gallarate|una delle province della Lombardia austriaca]].
La dominazione napoleonica vide la cittadina partecipe della rivoluzione industriale, mentre nel periodo della
Con Decreto Luogotenenziale del 19 dicembre 1860, a firma del principe Eugenio di Savoia-Carignano, "Luogotenente Generale di S. M. nei Regii Stati" per conto di re [[Vittorio Emanuele II]], Gallarate fu insignita del [[titolo di città]]<ref>{{cita web |url=http://www.comune.gallarate.va.it/sites/default/files/statuto_aggiornato_al_18.6.2013.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=14 dicembre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131102020139/http://www.comune.gallarate.va.it/sites/default/files/statuto_aggiornato_al_18.6.2013.pdf |dataarchivio=2 novembre 2013 }}</ref>, titolo poi confermato quasi un secolo più tardi con provvedimento governativo di riconoscimento con D.p.c.m. 30 agosto 1952, a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri [[Alcide De Gasperi]].▼
▲Con Decreto Luogotenenziale del 19 dicembre 1860, a firma del principe Eugenio di Savoia-Carignano, "Luogotenente Generale di S.
Fu uno dei cinque circondari in cui era divisa - in periodo post-unitario - la provincia di Milano.
Nel [[1869]] i confini della città furono allargati annettendo i soppressi comuni di [[Arnate]] e [[Cedrate]]<ref>R.D. 24 febbraio 1869, n. 4922; http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/11050085/</ref>, e nel [[1923]] quelli di [[Caiello]] e [[Crenna]]<ref>Regio Decreto n° 3168 del 30 dicembre 1923, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=11&mese=02&anno=1924 n° 35 dell'11 febbraio 1924]</ref>.
Nel dicembre del [[1926]] il [[governo fascista]] decise la creazione della nuova [[provincia di Varese]]
Gradualmente Gallarate si incentrò sempre più sul suo ruolo industriale, di cui oggi abbiamo traccia, oltre che nei centri ancora funzionanti, in molti capannoni in stile [[liberty]], ormai abbandonati o riconvertiti
=== Onorificenze ===
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* [[Basilica di Santa Maria (Gallarate)|Basilica di Santa Maria Assunta]]
* Chiesa dei Santi Nazaro e Celso
* Chiesa della Madonna della Speranza (1975), di Vittorio Introini
* Chiesa del Sacro Cuore
* Chiesa di San Eusebio Vescovo
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