Standolio: differenze tra le versioni
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Il suo utilizzo principale è nella formulazioni di prodotti protettivi per il legno, vernici, resine e adesivi.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://echa.europa.eu/substance-information/-/substanceinfo/100.127.893|titolo=Linseed oil, polymerized - Substance Information - ECHA|sito=echa.europa.eu|lingua=en-GB|accesso=2018-05-17}}</ref>
Si può ottenere da [[Olio siccativo|oli siccativi]] come l'[[olio di lino]], l'olio di tung, l'olio di semi di oiticica, olio di [[Juglans regia|noce]], olio di semi di [[Papaver|papavero]], l'[[Perilla frutescens|olio di semi di perilla]], o da oli semisiccativi come l'[[olio di semi di soia]] o l'[[Olio di cartamo|olio di semi di cartamo]].<ref name="industr" />
Il parametro chimico per determinare la suscettibilità di un olio ai processi di ossidazione e polimerizzazione è il [[numero di iodio]], proporzionale al numero di [[Doppio legame|doppi legami]] presenti. Per questo nella produzione di standolio vengono privilegiati oli ricchi di [[acidi grassi polinsaturi]].
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