Panthera pardus nimr: differenze tra le versioni
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== Tassonomia ==
[[File:Arabian leopard in Tel-Aviv.jpg|thumb|Un leopardo arabo nello [[zoo di Tel-Aviv]].]]
La linea evolutiva alla quale appartiene il leopardo, quella dei [[Pantherinae|Panterini]], si separò circa 10,8 milioni di anni fa dall'antenato comune di tutti i [[Felidae|Felidi]], poi, circa 6,4 milioni di anni fa, si separarono le due linee evolutive che avrebbero portato in seguito ai leopardi nebulosi (''[[Neofelis]]'') e ai rappresentanti del genere ''Panthera''<ref name="PourLaScience">{{fr}} {{cita pubblicazione|autore=Stephen O'Brien e Warren Johnson|titolo=L'évolution des chats|pubblicazione=Pour la science|ISSN=0153-4092|numero=366|data=aprile 2008}} basato su {{cita pubblicazione|lingua=en|autore=W. Johnson ''et al.''|titolo=''The late Miocene radiation of modern felidae: a genetic assessment''|pubblicazione=Science|numero=311|data=2006}} e {{cita pubblicazione|lingua=en|autore=C. Driscoll ''et al.''|titolo=''The near eastern origin of cat domestication''|pubblicazione=Science|numero=317|data= 2007}}</ref>. L'estrema variabilità del mantello dei leopardi (''Panthera pardus'') portò in passato alla creazione di un gran numero di sottospecie sulla base della forma o del colore delle macchie. Ben ventisette sottospecie venivano generalmente riconosciute prima che la biologa [[Sri Lanka|singalese]] Sriyanie Miththapala e i suoi collaboratori non revisionarono la classificazione dei leopardi in seguito allo studio diretto del [[DNA]] nel [[1995]]<ref name="subspecies">{{cita libro|lingua=en|autore=Sriyanie Miththapala, John Seindensticker e Stephen J. O'Brien|titolo=Phylogeographic subspecies recognition in leopards (Panthera pardus): molecular genetic variation|pubblicazione=Conservation Biology|volume=10|numero=4|anno=1996|pp=1115-1132}}</ref>.
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