Nel 2004, Harbisson aveva difficoltà a rinnovare il suo passaporto britannico perché la foto veniva rifiutata, a causa della comparsa di uno strumento elettronico sulla sua testa. Harbisson insistette scrivendo che l'antenna doveva essere consideratoconsiderata parte del suo corpo perché era diventato un cyborg. A sostegno di questa richiesta, l'ufficio passaporti ricevette lettere del suo medico, di amici e del suo college. Dopo settimane di corrispondenza, l'apparecchiatura fu ammessa.<ref>Miah, Andy / Rich, Emma. [http://books.google.es/books?id=382wJB2DPCwC&pg=PA130&dq=%22neil+harbisson&hl=en&ei=GsDlS-iFNceE-Qapx9DoAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CDUQ6AEwAg#v=onepage&q=%22neil%20harbisson&f=false ''The medicalization of cyberspace''], Routledge (New York, 2008). p.130 ISBN 978-0-415-37622-8</ref> Harbisson sostiene di essere diventato un cyborg quando l'unione tra il suo organismo e la cibernetica ha creato un nuovo tessuto neuronale nel suo cervello, che gli permette di percepire i colori attraverso un nuovo senso: "Non è l'unione tra l'antenna e la mia testa a convertirmi in un cyborg ma l'unione tra il software e il mio cervello".<ref>Serra, Laura [http://www.ara.cat/ara_premium/ara_tu/No-blancs-negres-tots-taronges_0_411558847.html "No som blancs ni negres, tots som taronges"] ''Ara'', 19 gennaio 2011.</ref>