Utente:Presbite/Sandbox3: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 222:
 
La presentazione del progetto di trattato di pace con l'Italia (18 luglio 1946) mise a repentaglio la posizione italiana, giacché - come si venne poi a scrivere all'art. 45 del progetto definitivo, approvato dal Parlamento italiano - in esso non si faceva più distinzione con i tedeschi, prevedendo quindi la consegna degli accusati ai paesi che li reclamavano. All'interno del governo italiano, pure il [[Ministero della giustizia|Ministro di Grazia e Giustizia]] [[PCI|comunista]] [[Fausto Gullo]] ritenne tale formulazione "aberrante". Il governo italiano presentò delle richieste di modifica al testo del trattato, nel contempo [[Palazzo Chigi]] sollecitò il [[Ministero della difesa|Ministero della guerra]] perché sollecitasse i lavori della Commissione di inchiesta. Poco dopo, lo stesso De Gasperi scrisse a Stone una seconda lettera, annunciandogli che la Commissione aveva individuato quaranta fra civili e militari italiani che erano "venuti meno ai principi del diritto internazionale di guerra e ai doveri dell’umanità" e pertanto passibili di esser posti sotto accusa<ref>{{cita|Commissione parlamentare 2006|pp. 112-114}}</ref>.
 
Il 23 ottobre 1946 - dopo due solleciti da parte britannica e jugoslava - il governo di Roma comunicò un primo elenco di presunti criminali di guerra. Tale elenco si ampliò nei mesi seguenti: fra gennaio e maggio del 1947 il totale degli accusati passò a ventisei in totale. Tutti questi avevano operato nel teatro jugoslavo-balcanico durante la guerra. Fra gli accusati direttamente coinvolti con le vicende del Tribunale Straordinario della Dalmazia vi erano Giuseppe Bastianini (governatore della Dalmazia, istitutore del Tribunale), Gherardo Magaldi e Vincenzo Serrentino (giudici), Giuseppe Alacevich (segretario del Fascio di Sebenico, aveva fra l'altro partecipato ai rastrellamenti di Vodice del 25-26 ottobre 1941) e Gualtiero Sestilli (Tenente Colonnello dei Carabinieri e comandante dei RR.Carabinieri di Sebenico, aveva ordinato e comandato i suddetti rastrellamenti)<ref>{{cita|Commissione parlamentare 2006|pp. 115-116}}</ref>.
 
==La sorte dei giudici==