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== Rapporti con l'uomo ==
[[File:Hanuman Statue In Haladiagada Kendrapada.JPG|thumb|left|Statua raffigurante il dio-scimmia [[Hanuman]].]]
Nella [[mitologia]] indiana gli entelli sono considerati discendenti del dio-scimmia [[Hanuman]]. Nel poema epico indiano del ''[[Rāmāyaṇa]]'', che narra la vita del principe [[Rāma]] (incarnazione del dio [[Vishnu|Visnù]]), quando [[Sītā]], moglie di Rama, viene rapita dal perfido [[RavanaRāvaṇa]], re dei demoni, e portata prigioniera nello Sri Lanka, il popolo degli uomini-scimmia, guidato da [[Hanuman]], costruisce un ponte che collega l'estremità meridionale dell'India con l'isola, aiutando Rama ad affrontare vittoriosamente Ravana. Sempre nello stesso poema esiste una leggenda che spiega l'origine della colorazione degli entelli. Si narra infatti che Hanuman rubò dal Giardino dei Demoni il prelibato frutto del [[Mangifera indica|mango]], prima di essere catturato e condannato a morire sul rogo. Egli riuscì a spegnere il fuoco, bruciandosi però le mani, i piedi e il viso: per questo motivo i suoi discendenti, gli entelli, hanno ancor oggi mani, piedi e viso neri.<br />
In India, le popolazioni locali hanno un tale rispetto per gli entelli, che essi possono vivere indisturbati anche all'interno dei templi, dove vengono protetti e nutriti. Il combattimento di Rama e delle scimmie contro i demoni è raffigurato sui bassorilievi di numerosi templi anche fuori dall'India: per esempio quelli di [[Angkor]] in [[Cambogia]] e di [[Prambanan]] a [[Giava]]; a [[Bali]], esso costituisce invece il tema delle danze che si svolgono durante le cerimonie religiose locali.
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