Benelli (casa motociclistica): differenze tra le versioni
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Nel [[1911]] Teresa Boni Benelli, vedova da quattro anni, si poneva il difficile compito di assicurare un solido futuro ai sei figli [[Giuseppe Benelli|Giuseppe]], Giovanni, Francesco, Filippo, Domenico e Antonio, detto Tonino, di soli nove anni.
Verificato che i fratelli avevano scarsa attitudine a proseguire l'occupazione paterna nel condurre il fondo agricolo avuto in eredità e che, per contro, manifestavano una grande passione per la meccanica, la madre decise di vendere buona parte dei terreni e di investire il ricavato per l'acquisto di alcune macchine utensili, realizzando una piccola officina in via dell'Annunziata, nel centro storico di [[Pesaro]]. I figli maggiori, Giuseppe e Giovanni, avevano già terminato gli studi presso il prestigioso [[Istituto Tecnico Industriale Montani]] di [[Fermo]] e in breve tempo l'officina iniziò a funzionare, eseguendo riparazioni e realizzando artigianalmente pezzi di ricambio.
Data l'esiguità di veicoli a motore esistenti a [[Pesaro]] nella prima metà degli [[anni 1910|anni dieci]], gli introiti non erano certo copiosi e quindi venivano anche eseguite le più disparate lavorazioni come, in particolare, la tornitura delle canne per fucili da caccia, pezzi di precisione per motori d'aviazione, sistemi di puntamento per artiglieria.
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