Utente:Clubi/sandbox2: differenze tra le versioni

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{{Opera urbana
|nome = Piazza dell'Orologio
|nomi|PrecedentinomiPrecedenti = Piazza Vittorio Emanuele II
|immagine = Clusone palazzo municipale xilografia di Barberis.jpg
|didascalia =
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|}
 
[[File:Siena.Campo.pano01.jpg|upright=5|thumb|center|Piazza del Campo]]
 
== Il Mercato ==
SullaNella piazza ogni lunedì si tiene il mercato settimanale. Secondo l’antica tradizione storiografica, l'origne del mercato risalirebbe ad [[1243]]. In quest’anno, infatti, Pantaleone Burgense, cui la Valle Seriana Superiore col resto del Bergamasco era stata donata in dote dal suocero Arnolfo d’Austria, le concesse alcuni privilegi, tra cui appunto quello di istituire il mercato il lunedì. L’atto di donazione è sicuramente un falso, costruito probabilmente all’inizio del ‘400 all’avvento dei Malatesta per dare fondamento alla richiesta di alcuni privilegi; o per far valere gli stessi nei confronti della città di Bergamo, sotto il dominio di Venezia.
Ancor oggi dal secondo dei pilastri che sorreggono il Palazzo Comunale, pendono delle catene, cui nei giorni di mercato veniva infissa una specie di insegna o bandiera. Era il segnale che solo i privati potevano fare acquisti; i rivenditori dovevano attendere fino a che non venisse tolta. Questo privilegio del privato era in uso anche in altri paesi. In una grida emanata tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 da Donna Bianca Rangoni, Signora di Spilamberto (MO) si prescriveva che “niun forestiero o venderuolo “ potesse acquistare, finchè non fosse levata la banderuola “acciocchè in quel mentre potessero quelli del paese comprare et provvedersi aggiatamente di quello che loro occorreva”. A Desenzano del Garda uno dei principali mercati d’Italia di granaglie vigeva analoga usanza.