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Il primo impianto sportivo utilizzato dalla Roma è stato il Motovelodromo Appio, già impiegato in precedenza dall'Audace Roma; è stato adoperato per la sola stagione 1927-1928, mentre in quella successiva i Capitolini hanno usato lo stadio Nazionale del Partito Nazionale Fascista.[1] Iniziato il primo campionato a girone unico, dopo aver gareggiato nei primi due incontri casalinghi allo stadio della Rondinella, ovvero al campo della Lazio,[1] è cominciato l'impiego del Campo Testaccio; qui la Lupa ha giocato fino alla stagione 1939-1940, quando la struttura è stata abbandonata.[2]
Nel 1940-1941 il club è ritornato allo stadio Nazionale, ampliato per il campionato del mondo 1934, dove ha vinto il suo primo scudetto. L'impianto, rinominato "stadio Torino" dopo la tragedia di Superga, è stato utilizzato dalla società fino al 1953.[3]
Nella stagione 1953-1954 la Magica si è spostata allo stadio Olimpico, ristrutturato e proprio in quell'anno e chiamato all'epoca "stadio dei Centomila",[4] che ha subito diverse modifiche negli anni: le più consistenti sono avvenute negli anni 1950 in previsione dei Giochi della XVII Olimpiade, che si sono svolti a Roma, durante le quali furono eliminati i posti in piedi, e a fine anni 1980 con la demolizione, e la relativa ricostruzione, di quasi tutto il vecchio impianto in previsione del campionato del mondo 1990. Tra le innovazioni vi è una copertura che chiudeva la visuale del campo dalla collina di Monte Mario, che sorgeva alle spalle dello stadio, dove molte persone ogni domenica si radunavano per assistere agli incontri, analogamente con quanto accadeva al Campo Testaccio con i tifosi stipati sul Monte dei Cocci.[5]
I Giallorossi hanno giocato all'Olimpico ininterrottamente dal 1953 con la sola eccezione della stagione 1989-1990, durante la quale hanno disputato le partite casalinghe allo stadio Flaminio a causa dei citati lavori di ristrutturazione dello stadio per i Mondiali di calcio.[6]
Centro di allenamento
Situato nella zona sudoccidentale di Roma,[7] il centro sportivo Fulvio Bernardini è stato acquistato dall'allora presidente Gaetano Anzalone il 22 luglio 1977 e inaugurato il 23 luglio 1979.[8] Inizialmente il complesso presentava quattro campi da calcio e una tribuna con 3 000 posti a sedere; tuttavia, nel corso degli anni, la struttura ha visto diversi lavori di ammodernamento, tra cui la delimitazione del centro con prefabbricati in cemento.[9] Il Fulvio Bernardini è anche noto per essere stato, in occasione del campionato del mondo 1990, il centro di allenamento dell'Argentina.[10]
L'impianto si estende su 20 ettari e comprende diversi terreni di gioco (tra cui uno dotato di tribuna, denominato "Campo Testaccio", in onore dello storico campo omonimo, e uno intitolato ad Agostino Di Bartolomei il 24 febbraio 2012[11]), tre campi da tennis e una piscina scoperta.[9] Vi sono poi quattro edifici, collegati tra loro e circondati da un ruscello artificiale, in cui sono distribuiti diversi locali: il secondo stabile in ordine di grandezza ospita al primo piano gli alloggi dei calciatori della prima squadra e al piano terra i locali medici (compresi fisioterapia e riabilitazione), gli spogliatoi (dei giocatori e dell'allenatore), la palestra (intitolata a Attilio Ferraris IV) e il bagno turco; nell'edificio comprendente il bar e il ristorante sono situati gli alloggi per i calciatori delle squadre giovanili; l'ultima delle quattro costruzioni, realizzata nel 1998, include al suo interno la sede della rivista ufficiale del club, LaRoma, una sala stampa (dedicata al giornalista Giuseppe Colalucci) e la Cappella Salus populi romani, dedicata a Papa Giovanni Paolo II e inaugurata durante il Giubileo del 2000.[9]
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- ^ Federico Formica, Un ricordo della Roma testaccina quando il calcio era una festa popolare, in la Repubblica, 22 marzo 2013. URL consultato il 31 marzo 2018.
- ^ Dal 1911 a oggi tutti gli stadi di Roma, in la Repubblica, 17 febbraio 1988. URL consultato il 29 marzo 2018.
- ^ L'inaugurazione dello Stadio Olimpico, in Rai. URL consultato il 29 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2003).
- ^ L'Olimpico chiuderà da giugno a dicembre, in la Repubblica, 17 febbraio 1989. URL consultato il 29 marzo 2018.
- ^ Olimpico, 120 miliardi buttati via, in la Repubblica, 9 novembre 1989. URL consultato il 31 marzo 2018.
- ^ Contatti, su asroma.it. URL consultato il 29 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
- ^ Izzi, p. 508.
- ^ a b c Izzi, p. 509.
- ^ Benvenuta Argentina, in la Repubblica, 10 maggio 1990, p. 29. URL consultato il 31 marzo 2018.
- ^ Campo "Agostino Di Bartolomei": "Oggi Ago è tornato a casa", su asroma.it, 24 febbraio 2012. URL consultato il 12 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).