Utente:Whitishson/Sandbox
Giuochi | |
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Stato | ![]() |
Fondatore | messer Giuoco |
Data di estinzione | tardo XIV - primo XV |
I Giuochi (trascritti anche in Giochi) furono una delle più antiche famiglie nobili fiorentine, ......
Le origini
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Le origini sono abbastanza incerte.
Il cognome è senz'altro un patronimico (di Giuoco), quindi possiamo facilmente presupporre che il capostipite si fosse chiamato Giuoco.
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Storia
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Originari della val di Sieve, le più antiche fonti risalgono ai nipoti del capostipite, Guittone e Ildebrandino Giuochi, interpellati nel 1099 come baroni in un assemblea tenuta Matilde di Canossa nella quale assegnò dei beni in Compiano alla canonica fiorentina.
Nel primo '300 si relazionarono con i Bastari.
Tutt'oggi sono visibili gli stemmi di queste due famiglie poste accanto sotto un unico monumento.
Gli ultimi periodi
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A cavallo tra il 1200 e 1300 ci furono delle problematiche interne: la famiglia si divise per i due orientamenti politici di Firenze, alcuni per i guelfi, altri per i ghibellini. Questa rottura lì portò ad un lento declino.
Divennero una famiglia di popolo, immatricolandosi in particolar modo nelle Arti Maggiori del Cambio e della Lana.
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Da menzionare tra gli ultimi membri del casato gli eredi di Gherardo Giuochi. Cionetto figlio di Uberto Giuochi, socio nell’attività bancaria di Giovanni dell’appena nata famiglia dei Bianciardi dal 1349 al 1361[1]. Morirà due anni dopo[2]. Iacopo Giuochi, mercante lanaiolo, ....., senza però lasciare eredi.
Furono sepolti nel cimitero di Santa Maria Novella.
Albero genealogico
Breve tavola genealogica della famiglia Giuochi del ramo di Gherardo, ritenuti ad oggi gli ultimi eredi della famiglia, XIV secolo.
Monumenti
Cappella Giuochi-Bastari
Nell'attuale Chiesa di S. Maria Assunta della Badia Fiorentina vi si trova quella che un tempo fu la Cappella dei Giochi e Bastari (in volgare toscano: La Cappella de' Giochi e Bastari), costruita attorno il primo XIV secolo[4].
Grazie alle testimonianze lasciate da Pucinelli[5],
«Nell'anno del Signore 1311 Michelle di Dunello fece rinnovare l'altare compensando il reddito annuale per le mansioni del sacerdote affinché potesse celebrare la messa perché il Signore possa perdonare lui e i suoi genitori.»
Nello stesso cimitero della badia non a caso furono seppelliti alcuni di questi membri della casata dei Bastari.
Sempre in questo secolo, quando ancora i membri dei Giuochi erano in vita, la cappella fu patronata dalla famiglia dei Boscoli, mentre i Bastari la cedettero nel XV secolo ai Lenzoni.
Quest'ultimi, in un primo momento, tentarono di abbattere i riferimenti della vecchia famiglia, come gli stemmi, ma con una lite mossa da alcuni membri dei Giuochi ne furono ricostruite, e fu così che aggiunsero anche lo stemma dei Boscoli.
Gli affreschi furono realizzati proprio per merito dei Boscoli, commissionando le opere a Buonamico di Martino.
Si trovano:.....
I primi studi furono fatti da Vasari[6] per il suo interessamento allo stile di Buffalmacco e descrisse dettagliatamente una serie di dettagli degli affreschi sormontati nella cappella.
Le tombe di entrambe le famiglie furono misteriosamente profanate e distrutte nel XVII secolo.
I monaci tentarono di risalire alle tracce originali, e ne ricostruirono fedelmente i pezzi abbattuti.
Torri
I Portinari, che già dal primo '300 avevano acquisito alcune proprietà degli Alighieri, ottennero nel 1378 anche la torre principale dei Giuochi lì accollocata[7].
Altro
Piazza dei Giuochi, a Firenze.
Voci correlate
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Note
- ^ DENTRO IL MEDIOEVO. TEMI E RICERCHE DI STORIA ECONOMICA E SOCIALE (PDF), su pacinieditore.it.
- ^ (LA) Marchiònne (di Coppo Stefani.), Istoria Fiorentina, Cambiani, 1777. URL consultato il 5 novembre 2020.
- ^ The Spiritual Power: Republican Florence Under Interdict, su books.google.it.
- ^ FONDAZIONE ZERI | CATALOGO : Nardo di Cione, Morte di Giuda, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato l'8 dicembre 2020.
- ^ Della badia fiorentina ragionamento storico di Gio. Battista Uccelli, su archive.org.
- ^ Pèleo Bacci - Bollettino d'Arte (PDF), su bollettinodarte.beniculturali.it.
- ^ La Villa degli Alighieri, su www.conoscifirenze.it. URL consultato l'8 dicembre 2020.