Utente:Bigicchi/Sandbox
Tallonite
La tallonite (o tallodinia in campo medico) è un termine generico che specifica una condizione infiammatoria al tallone, ovvero la parte posteriore ed inferiore del calcagno comunemente definita come retropiede. Colpisce una percentuale di persone che varia dal 9 al 20%, prevalentemente donne, anziani, obesi e sportivi. Si presenta con dolore acuto, di solito più rilevante al mattino per poi attenuarsi durante la giornata, soprattutto se si sta seduti o fermi a lungo.
Sintomatologia
I sintomi più comuni sono:
- dolore acuto nella regione inferiore del tallone o del calcagno che spesso può interessare la parte intera del piede
- rossore locale o gonfiore
Il dolore, talvolta, tende a scomparire notevolmente, per poi ricomparire se sollecitato, come ad esempio in una corsa o durante le attività sportive.[1]
Cause (eziologia)
Le cause più comuni sono: [2]
- Obesità/sovrappeso
- Alterazioni posturali
- Malattie metaboliche e reumatiche (artrite reumatoide, psoriasi,…)
- Malattia di Sever (che si presenta in età evolutiva)
- Infiammazione del tendine d’Achille
- Fascite plantare
- Borsiti calcaneari
- Postura errata
- Attività su terreni sconnessi
Le cause più rare, invece, sono:
- Fratture da stress del calcagno
- Neoformazioni dei tessuti molli
- Algodistrofia del calacagno
- Malattia di Haglund
Fattori di rischio
I fattori di rischio derivanti dal dolore al tallone sono: [3]
- L’ età avanzata : comporta una minor flessibilità della fascia plantare e un assottigliamento del cuscinetto adiposo
- Eccessiva attività fisica: potrebbe peggiorare le condizioni del tallone, per questo si richiederebbe maggiormente il riposo
- Piede piatto: in quanto il piede avrebbe maggiore attacco al terreno
- Calzature non idonee
- Valgismo o varismo del piede: potrebbe alterare la postura, con conseguente appoggio erroneo del tallone sul suolo
- Ortostatismo prolungato: riguarda quelle persone che trascorrono la maggior parte del loro tempo in piedi
Terapia
Per poter curare tale fastidio è opportuno ricorrere a diverse metodologie, come ad esempio una visita specialistica che viene utilizzata per diagnosticare in modo accurato la causa del dolore, se questo si presentasse in modo molto acuto. La visita prevede un esame radiografico e posturale del piede, una risonanza magnetica o un’ecografia che permettono di avere un quadro migliore della situazione. E’ possibile però seguire anche una terapia conservativa, che comprende:
- Un periodo di riposo per recuperare dagli stati infiammatori con sospensione di ogni attività fisica che solleciti il tallone
- Impacchi costanti col ghiaccio che alleviano il dolore e riducono il gonfiore
- Esercizi di stretching che prevedono l’allungamento della fascia plantare, del polpaccio e del tendine d’Achille
- L’eliminazione di scarpe che non aiutino il limitare del sovraccarico imposto sul tallone
- L’utilizzo di solette che svolgano la funzione di assorbimento delle vibrazioni derivanti dall’impatto del piede sul terreno
- Il taping
- La laserterapia Antalgica
- Gli ultrasuoni
- Massaggi che stimolano la circolazione e riducono il fattore di rigidità [4]
Ottimi risultati sono stati, anche, ottenuti grazie all’ Extracorporal Shock Wave Terapy (ESWT): una terapia non invasiva che fa utilizzo di onde d’urto mediante impulsi pressori che ottimizzano la vascolarizzazione capillare in modo tale da riassorbire le sostanze infiammatorie. [5]
Terapia chirurgica
I pazienti che non rispondono al trattamento conservativo spesso ricorrono all’intervento di release chirurgico della fascia plantare che può essere a cielo aperto con la sezione di una parte della inserzione fasciale plantare al calcagno oppure può essere realizzato endoscopicamente.
Tale chirurgia non è priva di rischi significativi e spesso è associata a cicatrizzazione e riabilitazione postoperatoria prolungata e ad alterazione dell’integrità biomeccanica dei piedi: nella maggior parte degli studi il recupero è prolungato fino a 8 mesi dopo l’intervento. La chirurgia è spesso associata a complicanze: fratture da stress in release endoscopico, rottura della fascia dopo release chirurgico parziale, come per le iniezioni di cortisone; all’esame RMN postoperatorio si rileva una risoluzione della componente infiammatoria, ma la fascia rimane ispessita e con un quadro di fibrosi perifasciale.
Inoltre, dalla bibliografia risulta che raramente il successo della chirurgia supera quello delle onde d’urto e può comunque essere attuata anche quando la terapia con onde d’urto fallisce.
Trattamenti farmacologici
Qualora la tallonite non dovesse risolversi con le varie metodologie elencate sopra, il medico potrebbe consigliare farmaci antinfiammatori, utili per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Vengono prescritti principalmente farmaci non steroidei (FANS), in quanto utili per curare la tallonite. Fra i principali abbiamo:
- Ibuprofene
- Ketoprofene
- Diclofenac
Esistono anche altri farmaci che ritroviamo sotto il nome di analgesici oppioidi che svolgono la funzione di ridurre la sensazione dolorosa attraverso i recettori endogeni. È bene utilizzarli il meno possibile e con moderazione, in quanto molto potenti. Meno importanti, ma di grande impatto, sono le infiltrazioni e ne esistono di due tipi: [6]
- Infiltrazioni di corticosteroidi: hanno il ruolo di ridurre l'infiammazione e la sintomatologia dolorosa
- Infiltrazioni di acido ialuronico: si rivelano particolarmente utili, in quanto proteggono e nutrono la cartilagine, andando a lubrificare l'intera zona
Controindicazioni
È sconsigliato il trattamento infiltrativo ai pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti o affetti da patologie della coagulazione del sangue, in caso di sensibilità nota ai farmaci utilizzati e in casi di gravidanza. In particolare per quanto riguarda l’infiltrazione di corticosteroidi, il trattamento risulta controindicato agli atleti agonisti (per rischio di positività ai test antidoping), ai pazienti diabetici (aumento della glicemia), in caso di immunodepressione (aumentato rischio di infezione locale), in presenza di osteoporosi severa (aggravamento dell’osteoporosi dell’articolazione trattata).
Fisioterapia
Un trattamento specifico per questa infiammazione è svolto dal fisioterapista, specializzato nella valutazione e nell’accuratezza del dolore al tallone. Tale trattamento prevede tre fasi: [7]
- Valutazione: per stabilire l’origine del dolore
- Controllo del dolore: attraverso la tecarterapia o ipertermia
- Recupero: che permette di ristabilizzare l’infiammazione
Onde d'urto: storia e funzionamento
E' stato clinicamente testato che il trattamento ad onde d'urto per la tallonite sia uno dei più efficaci. Fu svolta una sorta di test su 175 persone, tra cui 93 maschi e 82 femmine nel luglio 1999. Fu utilizzato uno specifico strumento con emissione di onde d'urto con sorgente elettromegnetica, denominato Minilith SL1 della Stortz. Dopo il trattamento, ai pazienti fu richiesto l'utilizzo di una talloniera morbida e, inoltre, un adeguato stretching per prevenire il riformarsi di ulteriori infiammazioni. I risultati furono ottimali: 25 pazienti effetturono un secondo ciclo, in quanto la situazione a livello tallone era migliorata del 30-50%; i restanti ebbero grandi miglioramenti senza ripercussioni sul trattamento, con una percentuale di successo del 74,4%. Questo metodo, ad oggi, è il più rilevante e permette di non ricorrere, nei casi più estremi, ad un intervento chirurgico. E' un metodo terapeutico alternativo, non invasivo che permette una notevole riduzione di sedute rispetto ad una terapia e produce diversi effetti biologici: [7]
- riduzione della trasmissione del dolore
- formazione di nuovi vasi sanguigni
- azione antinfiammatoria attraverso la vasodilatazione e la neoangiogenesi capillare che portano definitivamente alla rimozione dell'infiammazione
- riduzione delle calcificazioni miotendinee attraverso la frammentazione e cavitazione al loro interno;
- però vi sono anche diverse controindicazioni che comporterebbero l'assenza di risultati ottimali, ovvero:
- per polineuropatie
I plantari
In commercio esistono diverse tipologie di plantari e possono trovarsi sottoforma di gel, schiuma di lattice o addirittura in silicone. La schiuma di lattice è stata da poco inserita per dare un migliore sostegno al tallone. La loro struttura è stata ideata appositamente per adattare il piede ed avere una migliore stabilità col suolo. I plantari in gel e in silicone, invece, sono più sottili e compatti e hanno la funzione di attutire impatti del piede su un terreno meno confortevole per il tallone, come ad esempio quelli da gioco. Per scegliere in modo accurato quello più adatto è raccomandato richiedere un parere al medico specialista, altrimenti si può ovviare al nostro istinto, ovvero affidarsi a quei plantari che siano stati realizzati dalle migliori marche a livello ortopedico.
Tipi di tallonite
La tallonite dello sportivo
La tallonite dello sportivo, come dal nome, interessa diverse categorie di sport, in particolar modo: atletica, calcio, pallavolo, basket; insomma tutte quelle discipline che comportano una notevole sollecitazione del calcagno. Tale rischio può aumentare con la mancanza di allenamento e soprattutto se si fa utilizzo di calzature non idonee, ma non solo! Si deve anche mettere in evidenza l’alto rischio che si ha a seconda del terreno sul quale viene praticata una determinata attività sportiva, questo perché i campi sintetici, come anche l’asfalto o il cemento aumentano l’impatto del piede sul terreno e ne consegue un’infiammazione più acuta, dolorosa che porterebbe il soggetto ad evitare di camminare per il troppo fastidio. E’ inoltre da non sottovalutare la scarsa muscolatura e preparazione fisica che potrebbero denotare patologie calcaneari. La scarpa, quindi, è un elemento fondamentale per prevenire lesioni e contribuire al trauma durante l’impatto al suolo.
Tallonite mono-laterale
Si utilizza questo termine per riferirsi al dolore su un singolo tallone che si manifesta per lo più per disturbi posturali che scompensano il carico corporeo: [8]
- Un arto più corto
- Una dismetria del bacino
- Una scoliosi
- Un ipercarico costante
Tallonite nei bambini
Nei bambini questo problema è legato per lo più a fattori di crescita ed è comunemente denotata come Morbo di Sever (o "apofisite calcaneale")che si presenta più frequentemente in una fascia di età che varia tra gli 8 e i 13 anni. Il fattore è comunemente connesso con le ossa che crescono più velocemente e per questo si ha una maggiore esposizione ad infiammazioni. La cura è la medesima svolta su un adulto, con applicazioni locali di ghiaccio e utilizzo di pomate antinfiammatorie come l’arnica gel. [9]
Esercizi
Dopo la fase di riposo che riguarda la terapia conservativa è possibile svolgere, come precedentemente sottolineato, svolgere esercizi di stretching che devono riguardare l'intera parte del piede e non solo il tallone. Un primo esercizio che ti viene richiesto di fare dal tuo fisioterapista è quello di sollevare l'alluce per tot volte stando in piedi con un massimo di 5 ripetizioni. Un altro comodo ed efficace esercizio è quello di far roteare un pallina da tennis avanti e indietro per tutta la parte sottostante del piede svolgendo anche movimenti circolari sul pavimento e tale procedura può essere svolta con una bottiglia di acqua ghiacciata; questo permette di alleviare il dolore e portare il piede ad una migliore appoggiatura sul terreno. Oltre a questi, abbiamo anche esercizi più comuni, come:
- Stretching della pianta del piede
- Allungamento dei muscoli femorali
- Esercizi con elastici per pianta e tricipite
Note
- ^ https://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Tallonite#, Giulia Bertelli, Sintomi tallonite, 21 maggio 2020, 19 marzo 2021
- ^ https://www.my-personaltrainer.it/tallonite.html, Redazioni Mypersonal, Cause, 18 settembre 2019, 19 marzo 2021
- ^ https://www.valorinormali.com/sintomi/dolore-tallone/, Dr.Roberto Gindro, Fattori di rischio, 19 marzo 2021
- ^ https://www.fisiopodos.it/tallonite-sintomi-cause-e-rimedi/, Fisiopodos, Come si cura la tallonite e quali sono i rimedi da adottare?, 19 marzo 2021
- ^ https://www.giot.it/wp-content/uploads/2015/06/Orsi1.pdf, R.Orsi M.C.Ottone, Painful heel and extracorporeal shock waves therapy: short and middle term, 9 giugno 2003, 19 marzo 2021
- ^ https://https://www.my-personaltrainer.it/farmaci-malattie/farmaci-tallonite.html#:~:text=Diclofenac%20(Deflamat%C2%AE%2C%20Dicloreum%C2%AE,essere%20somministrato%20attraverso%20differenti%20vie., Ilaria Randi, Farmaci per curare la tallonite, 26 marzo 2020, 19 marzo 2021
- ^ a b https://https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/piede-e-caviglia/tallonite/, Fisioterapia Italia, Cure fisioterapiche, 19 marzo 2021 Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome ":6" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ http://www.podologiatorino.it/stati-algici-dei-piedi-tallodinia/, Dr. Franco Mattioni, Tallodinia mono-laterale, 1 luglio 2013, 19 marzo 2021
- ^ https://www.giot.it/wp-content/uploads/2018/08/Atti-SIOT-2014.pdf, Giorgio Monticelli, 'Morbo di Sever (età evolutiva)', 24 novembre 2014, 19 marzo 2021
Bibliografia
0. https://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Tallonite#, Giulia Bertelli, Sintomi tallonite, 21 maggio 2020, 19 marzo 2021 1. https://www.my-personaltrainer.it/tallonite.html, Redazioni Mypersonal, Cause, 18 settembre 2019, 19 marzo 2021 2. https://www.valorinormali.com/sintomi/dolore-tallone/, Dr.Roberto Gindro, Fattori di rischio, 19 marzo 2021 3. https://www.fisiopodos.it/tallonite-sintomi-cause-e-rimedi/, Fisiopodos, Come si cura la tallonite e quali sono i rimedi da adottare?, 19 marzo 2021 4. https://www.giot.it/wp-content/uploads/2015/06/Orsi1.pdf, R.Orsi M.C.Ottone, Painful heel and extracorporeal shock waves therapy: short and middle term, 9 giugno 2003, 19 marzo 2021 5. https://https://www.my-personaltrainer.it/farmaci-malattie/farmaci-tallonite.html#:~:text=Diclofenac%20(Deflamat%C2%AE%2C%20Dicloreum%C2%AE,essere%20somministrato%20attraverso%20differenti%20vie., Ilaria Randi, Farmaci per curare la tallonite, 26 marzo 2020, 19 marzo 2021 6. https://https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/piede-e-caviglia/tallonite/, Fisioterapia Italia, Cure fisioterapiche, 19 marzo 2021 7. http://www.podologiatorino.it/stati-algici-dei-piedi-tallodinia/, Dr. Franco Mattioni, Tallodinia mono-laterale, 1 luglio 2013, 19 marzo 2021 8. https://www.giot.it/wp-content/uploads/2018/08/Atti-SIOT-2014.pdf, Giorgio Monticelli, 'Morbo di Sever (età evolutiva)', 24 novembre 2014, 19 marzo 2021