Bahram Alivandi
Bahram Alivandi (in persiano بهرام عالیوندی; Fars, 1928 – Vienna, 21 maggio 2012[1]) è stato un artista e pittore austriaco di origine iraniana.
Era noto principalmente per i suoi dipinti modernisti, che in genere raffiguravano storie della mitologia e della letteratura persiana ed esprimevano misticismo.[1] Ha anche prodotto una serie di arazzi murali che, come le sue opere su tela, dimostrano il suo linguaggio visivo immediatamente riconoscibile. Ha vissuto a Vienna, in Austria, dal 1983 al 2012.
Biografia
Alivandi nacque nel 1928 nella provincia di Fars, nel sud dell'Iran Pahlavi (oggi Iran). Ottenne la sua formazione artistica a Teheran, inizialmente presso l'Accademia d'arte Kamal-ol-Molk.[2] Poi sotto la guida di maestri francesi presso la Scuola di Belle Arti di Teheran (strettamente modellata sull'École des Beaux-Arts francese), dove si laureò con lode.[2] Completò un'ulteriore laurea in pittura presso il College of Decorative Arts di Teheran.[2]
Nel 1959, fu nominato dal Ministero dell'Istruzione insegnante di pittura presso il Laboratorio d'Arte Nazionale e l'Accademia d'Arte Kamal-ol-Molk, incarico che ricoprì per 20 anni. Durante questo periodo si cimentò in una varietà di arti tradizionali persiane come la miniatura, la ceramica, gli arazzi e l'argenteria.
Durante questo periodo Alivandi fu uno dei principali modernisti iraniani, ma lasciò l'Iran nel 1983, diversi anni dopo la rivoluzione iraniana del 1979 per sfuggire alla repressione e alla censura.[1] Alivandi si unì al Consiglio nazionale della resistenza iraniana nel 1994 e ne fu membro fino alla sua morte, avvenuta il 12 maggio 2012. Visse e lavorò a Vienna dal 1983 al 2012.
Alivandi appartiene a una rispettata generazione di artisti iraniani che sono figure importanti dell'arte iraniana contemporanea, tra cui Massoud Arabshahi, Nasser Ovissi e Parviz Tanavoli.
Stile
L'opera di Alivandi è ricca di simbolismo e motivi, in cui ricorrono figure di animali come il pesce, la gazzella e il cavallo, elementi tradizionali delle miniature persiane. È influenzato dalla cultura persiana, raffigurando personaggi e storie tratti da leggende e poemi epici di figure importanti come Firdusi e Farid al-Din 'Attar. Tra le sue opere più importanti figura una serie di grandi dipinti a olio eseguiti negli anni '80 che raffigurano figure di un certo rilievo come Mithra, Gesù Cristo, il Simurg e lo stesso Firdusi. Alcune delle sue opere sono influenzate dalla situazione bellica e dalla repressione del suo paese natale, l'Iran, ed esprimono il dolore e la sofferenza del suo popolo.
A livello di tecnica, il suo lavoro unisce tradizione e notevole originalità. I primi dipinti di Alivandi, compresi quelli degli anni '80, utilizzano la tradizionale tecnica dell'olio su tela, eppure il suo stile estetico, che ricorda le vetrate delle chiese medievali, è altamente personale. Durante gli anni '90 Alivandi continuò a lavorare a olio, ma abbandonò il classico supporto della tela, scegliendo invece di applicare i suoi colori direttamente sulla carta di giornale; un metodo sperimentato dai cubisti nei primi anni del 1900. Dal 2000 circa, lavora sempre più con la tecnica del pointillage angelique, un metodo unico di pittura con punti di inchiostro estremamente piccoli che vengono poi ricoperti da uno strato di impiallacciatura per fissare e intensificare i colori. Questa innovativa tecnica puntinista ha dato vita a numerose opere sorprendenti che dimostrano la bellezza della sua composizione e la potenza della sua visione. Secondo un critico, la sua magistrale miscelazione delle tonalità gli è valsa il titolo di "mago dei colori".[3]
I dipinti di Alivandi sono solitamente di grandi dimensioni, ma nonostante ciò dimostrano l'immensa abilità della sua mano nei dettagli intricati.
Mostre
Le opere di Alivandi sono state esposte in tutta Europa e in Asia, ricevendo un grande successo di critica. Tra le mostre più recenti si segnalano:
Personali
- Personale presso la sede delle Nazioni Unite a Vienna.
- 'Art in Exile', una mostra personale tenutasi a Vienna nel giugno 2007, composta da 73 opere tra acquerelli, oli su tela e opere su carta.
Collettive
- Nel 2008 a Vienna, una mostra di grande importanza organizzata dall'UNESCO ha incluso un'importante opera di Alivandi che raffigura lo Shāh-Nāmeh, un'enorme opera poetica scritta dal poeta iraniano Firdusi intorno al 1000 d.C. che costituisce l'epopea nazionale in lingua persiana.
- Nel dicembre 2007, a Parigi, Alivandi espose insieme a due artisti francesi alla Galerie Art Présent, una delle più importanti gallerie d'arte contemporanea di Parigi. Dopo la mostra, nel gennaio 2008, un articolo francese intitolato "Un grand peintre en exile" ("Un grande pittore in esilio") scrisse che la "sintesi di Alivandi tra la formazione europea e sessant'anni di esperienza artistica, derivata da una profonda conoscenza dell'arte e della spiritualità persiana, ha portato alla creazione di un nuovo genere che gli è unico". Questo critico notò anche che i dipinti di Alivandi rappresentano un "paradiso di punti".[3]
Premi e riconoscimenti
Bibliografia
- Articoli
- 'Un Grand Peintre en Exil: Bahram Alivandi', Bulletin du Comité d'Amitié Franco-Iranien (gennaio 2008): p. 4.
- Leibinger-Hasibether, Ursula, 'Im Paradies der Punkte', Nordbayerischer Kurier (16 marzo 1998)
- 'Iranischer Maler stellt in Neuhaus aus', Nordbayerischer Kurier (1 ottobre 1996)
- 'Knotenmänner und sensible Frauen', Hersbrucker Zeitung Nummer 249 (26/27 ottobre 1991)
- 'Philosophie und Mystik Persiens [Filosofia e misticismo persiano]' (5/6 ottobre 1991)
- Cataloghi delle mostre
- Kunst im Exil [Arte in esilio], exh. cat. Mödling: Galleria Sala Terrena, 2007.
- Bahram Alivandi: Und Sein Paradies Der Punkte [Bahram Alivandi: e il suo paradiso di punti], exh. cat. Vienna: 1999.
- Bahram Alivandi, exh. cat. Weidenberg: Galerie Bahnhof, 1998.
Voci correlate
Note
- ^ a b c (EN) Jim Willis, Tweeting to Freedom: An Encyclopedia of Citizen Protests and Uprisings around the World, ABC-CLIO, 15 giugno 2017, p. 141, ISBN 978-1-4408-4005-0.
- ^ a b c (EN) Iranian Dissident Artist Commemorated in European Parliament, su huffingtonpost.co.uk, 12 luglio 2013.
- ^ a b 'Un Grand Peintre en Exil: Bahram Alivandi', Bulletin du Comité d'Amitié Franco-Iranien (Janvier 2008): p. 4.
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