Duelli nell'Iliade
Il duello è il momento saliente dell’aristia. Il duello è un topos dentro ad un altro topos. Il duello fa parte di un’aristia (gesta dell’eroe). L’aristia inizia con la vestizione delle armi, uno o più duelli, ferimento dell’eroe ed il compimento di altre gesta che culminano con lo scontro con l’avversario più potente. Quando l’avversario viene ucciso vi è una lotta per conquistare le armi e l’armatura dell’eroe. Gli elementi del duello tipo sono divisi in vari momenti:
L’avversario rivolge all’antagonista una allocuzione (offesa);
Colpi che vanno a vuoto;
Vi può essere la presenza di un Dio che aiuta l’eroe (dirige o para il colpo);
Descrizione dettagliata del colpo inferto;
Entra in campo il Dio intervenendo (può anche non esserci);
L’eroe colpito rivolge una preghiera all’altro eroe (salvare qualcuno o onorare il suo corpo dopo la morte), oppure predica il futuro della prossimo morte dell’eroe che lo ha sconfitto;
Colui il quale sta avendo la meglio nel duello schernisce l’avversario;
L’anima del vinto va nell’Ade.
Lo scontro ha come conclusione la morte di uno degli eroi. La time si può avere in entrambi i casi : vincere e morire. L’importante è che il guerriero non venga meno all’onore. Nel combattimento si è prodi o perdenti. Talvolta essere perdenti può essere considerata vigliaccheria. Non basta essere coraggiosi, ma bisogna che gli altri siano consapevoli della potenza dell’eroe e della distribuzione del bottino. L’avidità e la competitività sono simboli della time. L’onore è una conquista individualista: se un eroe viene offeso nell’onore le sue ragioni o azioni sono giuste . La moira è il fato ed anche gli Dei vi si devono sottomettere. Questo è un luogo superiore, una identità astratta che decide la parte di vita che spetta ad ogni persona.