Foresta fossile

resti fossili di piante


Una foresta fossile costituisce un giacimento fossilifero di grande interesse e rarità, poiché rappresenta un caso di conservazione completa nel sito dove gli alberi sono cresciuti.

Il termine foresta, che potrebbe sembrare improprio, viene dal fatto che i tronchi si trovano in posizione eretta, con il loro apparato radicale piantato nel paleosuolo, e il legno spesso ha conservate intatte le caratteristiche morfologiche.

Ritrovamenti

Foreste fossili sono state rinvenute in diverse aree del globo, entro sedimenti di varia eta geologica.

In Antartide, nell'area glaciale di Beardmore sono stati rinvenuti tre affioramenti di foresta decidua a tronchi silicizzati di Glossopteris di eta' permiana [1] Una delle più famose foreste fossili in Italia è quella di Dunarobba, a poca distanza da Avigliano Umbro in provincia di Terni, ove i tronchi sono inglobati in argille del Pliocene superiore. Da studi fatti sui vari reperti, sembra che la fossilizzazione sia avvenuta per un processo di mummificazione, in altre parole per una disidratazione del legno.

Un accumulo di tronchi ben conservati in situ, di Pinacee, di età quaternaria e' stata rinvenuta in Val Cesano nelle Marche [2]

Famosa è anche la foresta fossile di Torre Ovo, a pochi chilometri da Campomarino, in provincia di Taranto. Si tratta di un sito di interesse mondiale in quanto è l'unico ad essere sommerso dalle acque. Ad una profondità di circa 6 metri, su una superficie di circa 800 m2, si possono ammirare questi tronchi che spuntano dal fondale.

note

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