individuano le cosiddette forme indeterminate.
Se f(x) e g(x) si avvicinano entrambi a
0 quando x si avvicina a qualche numero, o x tende all'∞,
a +∞ o a −∞, allora può accadere che
si avvicini a un qualsiasi numero reale, a +∞ o a −∞, oppure che non riesca a convergere ad alcun punto sulla retta reale (estesa); il comportamento del rapporto dipende dalle caratteristiche delle funzioni f e g.
Osservazioni simili valgono per le altre forme indeterminate indicate in precedenza. Per la prima forma, ad esempio,
,
mentre
.
La sostituzione diretta delle funzioni a numeratore e a denominatore con i
corrispondenti limiti per entrambe i precedenti rapporti
porta alla forma indeterminata 0/0,
mentre i limiti di entrambi i rapporti esistono
effettivamente e sono uguali a 1 e 14 rispettivamente.
Per altri rapporti che conducono alla forma indeterminata il limite non esiste.
In molti casi, qualche semplificazione algebrica, la regola di de L'Hôpital, o
altri metodi possono essere usati per semplificare l'espressione
fino ad un punto nel quale si riesce a valutare il limite.