Slasher
Il genere denominato slasher (dall'inglese "To slash", ferire profondamente con un'arma affilata) si riferisce a quel gruppo di film horror in cui il protagonista indiscusso è un maniaco omicida (spesso mascherato) che da la caccia ad un gruppo di persone (spesso giovani) in uno spazio più o meno delimitato, utilizzando in genere armi da taglio per ucciderli in modo cruento.
È anche il nome di una motocicletta Custom prodotta dalla Honda: la Shadow Slasher 400.
In filmografia, benché il capostipite del genere sia considerato Halloween, la notte delle streghe di John Carpenter, esistono anche due film precedenti che incarnano tutte le caratteristiche principali dello slasher, ovvero Un Natale rosso sangue di Bob Clark e Reazione a catena di Mario Bava. Altri capisaldi del genere sono la serie di Venerdì 13 e quella di Nightmare, benché quest'ultima abbandoni la via "realistica" dello slasher per concedersi parentesi fantasy o addirittura surreali.
Lo slasher ha per decenni tenuto banco nelle sale cinematografiche di tutto il mondo come uno dei generi più lucrativi del cosiddetto teen movie, ovvero di quei film che si producono appositamente per gli adolescenti (teenager in inglese). Il motivo è spiegabile sia dalla formula già collaudata precedentemente "orrore + belle fanciulle in atteggiamenti sexy = film di successo", sia in altri termini più profondi.
Il termine assume un'altra valenza in letteratura. Infatti gli slasher sono coloro che scrivono Slash, racconti omoerotici scritti per lo più da fan di una serie televisiva o di una saga cinematografica. Tra le slasher più famose in Italia c'è sicuramente C. Imelda Antonicelli, autrice di The Slash Files - la mitologia, edita dalla Bianco&Nero Production.
Interpretazioni
Nel film slasher la scoperta conflittuale del sesso, caratteristica di molti adolescenti, trovava una perfetta catarsi: i giovani, incuriositi e desiderosi di praticare sesso, sono puniti con la morte dal maniaco, che incarna tutti quei tabù e convenzioni sociali puritane che qualificano il sesso come una cosa "sporca e immorale". Nel finale, tuttavia, il mostro/maniaco muore sempre, simboleggiando la vittoria della nuova "way of life" affermatasi negli anni settanta, più libertaria e tollerante. D'altro canto, questo accanimento contro il sesso ha fatto etichettare lo slasher come "genere più puritano dell'horror", con conseguenti sospetti di sessuofobia.
In realtà, come per tutti gli altri generi cinematografici, i registi più talentuosi hanno usato e spesso scardinato le convenzioni dello slasher per dire cose "altre" dall'universo adolescenziale e dai turbamenti del sesso, con risultati spesso molto interessanti.
Filmografia (parziale)
- Reazione a catena di Mario Bava
- La bestia uccide a sangue freddo di Fernando Di Leo
- Un Natale rosso sangue di Bob Clark
- Halloween, la notte delle streghe di John Carpenter
- Il giorno di San Valentino di George Mihalka
- Nightmare: dal profondo della notte di Wes Craven
- Sotto shock di Wes Craven
- Venerdì 13 di Sean S. Cunningham
- Deliria di Michele Soavi
- Scream di Wes Craven
- San Valentino di sangue 3D di Patrick Lussier