CityLife

complesso residenziale e commerciale (Tre torri) di Milano, Lombardia (2020)
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CityLife è il progetto di riqualificazione del quartiere storico della Fiera Campionaria, a Milano, disegnato da Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid.

Con il trasferimento di gran parte del quartiere fieristico nel nuovo polo di Rho-Pero, l'area liberata - equivalente a una superficie di circa 255.000 m2 - è stata oggetto di una gara internazionale vinta nel luglio 2004 da CityLife, un consorzio composto da Generali Properties S.p.A, Gruppo Ras, Progestim S.p.A. (Gruppo Fondiaria-SAI), Lamaro Appalti S.p.A. e Grupo Lar.

In seguito all'aggiudicazione della gara è stata costituita la società CityLife, partecipata da Generali Properties S.p.A., Gruppo Allianz e Immobiliare Milano Assicurazioni S.p.A. (Gruppo Fondiaria-SAI). La realizzazione del progetto, varato nel 2004, è iniziata nel 2007 e dovrebbe concludersi, secondo le previsioni, nel 2015.

Il progetto in breve

Il progetto CityLife, dal forte impatto visivo per via dei suoi tre grattacieli, comporterà:

  • la creazione della più grande area pedonale di Milano,nonché una delle maggiori in Europa[senza fonte], con circolazione di auto e parcheggi esclusivamente ai piani interrati;
  • il dimezzamento della cubatura preesistente;
  • la realizzazione del terzo parco centrale milanese, con completa fruibilità da parte della città[ossia?].

Il progetto si inserisce nella riqualificazione dell'area ex-Fiera, che è stata lasciata in seguito allo spostamento delle attività fieristiche nel nuovo polo di Rho-Pero firmato da Massimiliano Fuksas (fatta eccezione per le attività di FieraMilanoCity, ospitate nell'area del Portello, che rimarrà come polo interno della Fiera), inoltre in centro ai tre grattacieli ci sarà la fermata Tre Torri della MM5 e si realizzeranno 5 km di piste ciclabili.

Sul progetto Libeskind ha affermato che esso rappresenta «Milano come portale per l'Europa»[senza fonte]. L'idea di fondo si basa su vasti spazi pubblici insieme ad aree di svago e gioco attorno alle residenze. Le tre torri sono invece destinate a diventare uno dei nuovi simboli della città nel mondo, come è stato dimostrato dal forte interesse che il progetto ha destato anche all'estero.[senza fonte]

Caratteristiche del progetto

Il progetto vincitore (per 523 milioni di euro) prevede la realizzazione di:

  • un parco di oltre 160.000 m2 (da 86.373 m2, previsti nel Piano Integrato di Intervento del dicembre 2006, ai 160 000 della variante 2008 definitivamente approvata dal Comune il 9 ottobre 2008) che con la sua superficie diventerà il terzo parco di Milano dopo Parco Sempione e i giardini Pubblici di Porta Venezia;[1]
  • un Museo di Arte Contemporanea;
  • alcune aree di edilizia residenziale;
  • tre torri dedicate a funzioni direzionali (per la torre Libeskind è in fase di verifica la possibilità di adibirla a uso residenziale, in alternativa alla destinazione direzionale);
  • circa 18.000 m2 di superfici destinate a commercio e servizi;
  • circa 7.000 parcheggi, tutti sotterranei, in grado di servire abitanti, lavoratori e utenti di CityLife e di assorbire buona parte anche delle esigenze esterne[senza fonte];
  • un ponte ciclopedonale che collega CityLife alle colline artificiali dell'area Portello e di lì a Monte Stella e ai tre grattacieli principali già ribattezzati il Dritto, lo Storto e il curvo[2];
  • il passaggio della Linea 5 della Metropolitana, con una fermata nel cuore dell'area - denominata Tre Torri - e due nelle vicinanze (Domodossola e Portello).

In adiacenza all’area CityLife sorgerà il nuovo centro Congressi di Fiera Milano (MIC Plus), progettato dall'architetto Mario Bellini, in grado di ospitare fino a 18.000 persone.

Torre Isozaki

  Lo stesso argomento in dettaglio: Torre Isozaki.

Soprannominata Il Dritto, la Torre Isozaki porta la firma di Arata Isozaki e Andrea Maffei. La torre sarà alta 202 m [3] metri per cinquanta piani e si affaccerà sulla nuova Piazza delle Tre Torri assieme agli altri due grattacieli. Porta il nome del suo disegnatore, l'architetto giapponese già progettista in Italia del Palasport Olimpico di Torino.

Il piano tipo della torre, che dispone i nuclei di distribuzione verticale ai due lati dell'edificio, con ascensori panoramici, consente la creazione di un unico grande spazio centrale destinato a uffici. Sono previsti negozi, servizi e un ristorante collocato alla sommità.

Torre Hadid

  Lo stesso argomento in dettaglio: Torre Hadid.

Soprannominata lo Storto per via del suo andamento tortile, la Torre Hadid sarà alta 170[4] metri per quaranta piani. La particolarità dell'edificio è il suo sviluppo verticale con un dinamico movimento di torsione. Anch'essa porta il nome del suo creatore, l'architetto anglo-iracheno Zaha Hadid.

La Torre ad uffici si fonda sui concetti di movimento e dinamismo, risultanti da una torsione dell'edificio stesso, con l'obiettivo di valorizzare la percezione e le viste che offre rispetto agli assi urbani. L'edificio presenta un piano tipo con un nucleo distributivo centrale e gli uffici sulla corona perimetrale, così da offrire una vista a 360 gradi sulla città.

Torre Libeskind

  Lo stesso argomento in dettaglio: Torre Libeskind.

Soprannominata il Curvo, la Torre Libeskind raggiungerà un'altezza di 150[5] metri. Darà le spalle a Piazza Domodossola e sarà affiancata dagli altri due grattacieli. L'edificio è concepito come parte di una sfera ideale che avvolge la Piazza delle Tre Torri ed è stato studiato per ospitare uffici oppure una struttura alberghiera o residenziale. La Torre è caratterizzata dalla forte iconicità della sua forma curva, con il suo nucleo di distribuzione verticale prismatico, che in parte fuoriesce dalla sagoma. È in fase di verifica la possibilità di destinarla a uso residenziale, in alternativa alla destinazione direzionale.[senza fonte]

Parco pubblico

Elemento strutturale e qualificante[senza fonte] del nuovo quartiere sarà l'ampio Parco pubblico. Esteso su una superficie di circa 170.000 m2, prevede l'integrazione di percorsi ciclabili e pedonali e ampi fronti di contatto diretto con i quartieri circostanti. Il nuovo parco completa inoltre il gruppo dei parchi dell'area nord-ovest di Milano, rendendo così possibile l'attivazione di un'efficace rete ecologica.

Il concorso internazionale per la progettazione del parco è stato indetto nel 2010 ed è stato vinto dal progetto "Un parco fra le montagne e la pianura", presentato dagli studi Gustafson Porter (Regno Unito) in gruppo con Melk, One Works e Ove Arup.

Residenze

Il progetto prevede diverse aree residenziali affacciate sul parco. Gli appartamenti si collocano nella classe A di certificazione energetica e saranno dotati di impianti di domotica, sistemi di sicurezza e spazi per il benessere personale.

Le Residenze Hadid prevedono sette edifici, tutti diversi uno dall'altro, con altezze da cinque a tredici piani. Localizzate sul lato sud est di CityLife, le residenze si affacciano sul parco da un lato e lungo via Senofonte-Piazza Giulio Cesare dall'altro. La consegna dei primi appartamenti di questo lotto è prevista nel 2012[senza fonte]. Le Residenze Libeskind consistono in otto edifici, con altezze che variano da quattro a tredici piani. Gli edifici sono posizionati sul lato sud ovest dell'area e anch'essi si affacciano da un lato sul parco e dall’altro lungo via Spinola-Piazza Giulio Cesare.

Museo di Arte Contemporanea

Nel quartiere sorgerà il Museo di Arte Contemporanea, progettato da Libeskind. Il museo si svilupperà nella torsione di un volume a base quadrata che si trasforma, nella parte sommitale, in un corpo dal perimetro circolare, evidente richiamo agli studi di Leonardo sulla sezione aurea[non chiaro].

L'edificio avrà una superficie espositiva interna superiore ai 5.000 m2; presenta una struttura verticale di cinque piani complessivi di cui uno interrato e si trasforma procedendo verso l'alto: dalla lobby a base quadrata si sale verso una terrazza di forma circolare che ricorda la sfericità del cosmo. Il museo sarà raggiungibile con i mezzi pubblici: la nuova fermata Tre Torri della linea M5, già in costruzione, e le stazioni esistenti di Amendola, sulla linea rossa, e Domosossola, sulla rete delle FNM.

Nel 2010 CityLife ha versato al Comune di Milano i 45,3 milioni di euro[senza fonte] che rappresentano la somma necessaria per costruire interamente l'opera.

Palazzo delle Scintille

Il Palazzo delle Scintille è ricavato dal recupero del Padiglione 3 della Fiera di Milano (ex Palazzetto dello Sport), di cui vengono mantenute le parti architettoniche più significative. La struttura costituirà uno dei più grandi centri culturali per bambini d'Europa[senza fonte]. L'edificio ospiterà inoltre alcune funzioni didattico-commerciali legate al tema dell'alimentazione. Il palazzo ospiterà mostre-gioco, uno spazio dedicato all'educazione interculturale, aule attrezzate per laboratori creativi, un auditorium e una biblioteca per bambini e ragazzi.

Parcheggi

CityLife è progettata per essere una delle più grandi zone pedonali d'Europa, completamente libera dal traffico. Le auto potranno accedere e circolare solo a livelli interrati. Sono previsti circa 7.000 parcheggi (tra parcheggi pubblici, per residenti e per le aree direzionali e retail), tutti sotterranei, per assorbire le esigenze sia degli abitanti, sia di coloro che lavoreranno e frequenteranno il nuovo quartiere, nonché parte delle necessità di parcheggio dei quartieri circostanti[senza fonte].

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni