Arvydas Sabonis
Arvydas Sabonis (Kaunas, Lituania, 19 dicembre 1964) è un cestista lituano, alto 2,20 metri.
Dopo aver spopolato in Europa, ha raccolto successi anche nella National Basketball Association (NBA).
Debuttò 16 anni nello Zalgiris Kaunas, a 17, nel 1981, vince un mondiale juniores ed un bronzo agli Europei con la nazione dell'Unione Sovietica. Sabonis, nonostante la mole impressionante, stupì per la sua agilità e per le sue doti tecniche, solitamente assenti in giocatori con la sua struttura fisica, abbinando una potenza strabordante sotto canestro ad un tiro perimetrale di insolita precisione e ad una lettura dell'assist che lo hanno reso a detta di molti il miglior centro passatore della storia.
In un torneo juniores negli Stati Uniti stupì sconfiggendo in maniera clamorosa campioni del calibro di Ralph Sampson, James Worthy, Patrick Ewing, Isiah Thomas. Molti considerarono Arvydas come il miglior centro del mondo, in un'era in cui la scuola cestistica nordamericana era ancora ritenuta di gran lunga superiore a quella europea.
Per due stagioni consecutive fu la prima scelta assoluta del draft NBA, ma in entrambe le occasioni dovette rinunciare ad entrare nella lega americana (nel 1985 fu considerato troppo giovane, in quanto sotto i 21 anni, mentre nel 1986 fu il gelo della Guerra Fredda ad impedire al sovietico Sabonis di approdare fra i professionisti statunitensi).
Nel 1987 subì un infortunio al tendine d'achille, che arrestò la sua carriera per un breve periodo. Nel 1988 fu il protagonista della spedizione sovietica che conquistò la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Seoul, sbaragliando in semifinale l'agguerrita formazione degli USA. Nell'edizione olimpica del 1992, a Barcellona, Sabonis guidò la sua Lituania (da poco indipendente dall'URSS) al bronzo, spazzati via in semifinale dall'imbattibile Dream Team amricano. Stessa risultato ai Giochi del 1996.
Con i Portland Trail Blazers per due volte ha sfiorato le finali NBA. La seconda volta fu clamorosa: in vantaggio di 15 punti in gara 7 contro i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant e Shaquille O'Neal, i Blazers si fecero rimontare, ed i Lakers proseguirono il loro cammino e divennero campioni.