Bagnoli Friularo classico vendemmia tardiva
Bagnoli Friularo classico vendemmia tardiva o Friularo di Bagnoli classico vendemmia tardiva è un vino a DOCG[1] prodotto nel comune di Bagnoli di Sopra in provincia di Padova
Bagnoli Friularo classico vendemmia tardiva | |
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Dettagli | |
Stato | ![]() |
Resa (uva/ettaro) | 11,0 t |
Resa massima dell'uva | 70% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 10,5% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 11,5% |
Estratto secco netto minimo | 24,0 g/l |
Riconoscimento | |
Tipo | DOCG |
Istituito con decreto del | 30/11/11 |
Gazzetta Ufficiale del | |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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Vitigni con cui è consentito produrlo
- Raboso Piave minimo 90%.
- Altri vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione nella provincia di Padova, massimo 10%.
Tecniche di produzione
Per i nuovi impianti e i reimpianti la densità non può essere inferiore a 2 500 ceppi/ha.
Le forme di allevamento consentite sono a controspalliera semplice e a cortina doppia.
È consentita l'irrigazione di soccorso.
Richiede che almeno il 60% dell'uva sia raccolta e vinificata dopo l'11 novembre.
L' invecchiamento minimo è di 12 mesi a decorrere dal 1º novembre dell'anno di produzione delle uve.
Tutte le operazioni di appassimento delle uve, vinificazione, invecchiamento e imbottigliamento, debbono essere effettuate nella zona DOCG.
Caratteristiche organolettiche
- colore: rosso rubino se giovane, tendente al granato con l'invecchiamento;
- odore: vinoso, intenso, caratteristico;
- sapore: asciutto, pieno,vellutato, intenso, tendente all'acidulo;
Informazioni sulla zona geografica
Cenni storici
Non è chiaro a quando risalga esattamente l'introduzione del Friularo in questo areale; la dubbia origine etimologica del termine non permette di identificare con certezza l'epoca del suo avvento. Alcuni studiosi infatti riscontrano nel termine "Friularo" (dialettale "Frigoearo") la radice latina "Frigus": "freddo" seguita dalla desinenza "Aro": "colui che fa". Questa denominazione sarebbe legata alla raccolta tardiva che viene praticata da sempre in questa zona. Ad avvalorare tale tesi è la presenza contemporanea nel vicentino di una varietà detta "Cruaja", che si scoprirà essere il Raboso, il cui nome deriva dal fatto di essere un un'uva estremamente acida e viva al gusto e perciò definita sempre "cruda". Qualunque sia la sua origine etimologica è inconfutabile che la coltivazione di questo vitigno nel territorio di Bagnoli ha origini antichissime. La zona faceva parte della "Decima Regio, Venetia et Histria" ed era attraversata da est ad ovest, dalla via "Amnia" costruita nel 131 a.C. Primo e più antico documento conosciuto che parla dei vini di "Bagnoli" e che lega il nome dei vini alla zona è l'atto di donazione del marchese del Dominio di Bagnoli al Vescovo di Padova nel 954 d.C. Una fitta documentazione datata XII e XIII secolo riferisce di donazioni di terre vitate in Bagnoli e nei comuni limitrofi e di fitti pagati alla Corte Benedettina di Bagnoli con la decima e con un terzo del vino prodotto. Nel 1521, lo scrittore e commediografo padovano Ruzzante, descrisse un "vino sgarboso", probabilmente una varietà di "Raboso" prodotto nel Padovano, che dalle caratteristiche descritte è probabilmente il "Friularo di Bagnoli". Il documento più antico che fa diretto riferimento al Friularo di Bagnoli, assieme ai nomi degli altri vitigni autoctoni di Bagnoli, è un manoscritto del 1774 che riporta l'elenco dei vitigni in coltivazione nella zona con il relativo prezzo di mercato. Il Friularo compare come il vitigno più costoso e richiesto. Nel 1787 il poeta veneziano Ludovico Pastò scrisse un ditirambo sul vino intitolato "El Vin Friularo de Bagnoli" dove l'autore, entusiasta bevitore di Friularo ne declama la sua bontà e le sue virtù. Nel 1924 A. Marescalchi scrisse: "II Friularo è il vino rosso di piano più rinomato del Padovano".[1]
Precedentemente all'attuale disciplinare questo vino era stata riconosciuto DOC con DM 16 agosto 1995, il riconoscimento DOCG è avvenuto con DM 08.11.2011 (G.U. 276 - 26.11.2011). L'ultima modifica è stata apportata con DM 30.11.2011 (Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP)
Abbinamenti consigliati
Produzione
Provincia, stagione, volume in ettolitri
Note
Voci correlate
Altri progetti
- Wikisource contiene un ditirambo in lingua veneziana scritto da Lodovico Pastò in onore del Vino Friularo di Bagnoli