Barbapapà
Barbapapà è il nome del protagonista (e, per estensione, di tutta la sua famiglia) di una serie a fumetti apparsa in Francia nel corso degli anni Settanta e di numerose opere di animazione realizzate successivamente in Giappone .
Barbapapà | |
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fumetto | |
Titolo orig. | Barbapapa |
Lingua orig. | francese |
Paese | Francia |
Autore | Annette Tison e Talus Taylor |
Testi | Annette Tison e Talus Taylor |
Disegni | Annette Tison e Talus Taylor |
1ª edizione | 1971 |
Storia
Il fumetto di Barbapapà, considerato una delle prime opere portatrici di un messaggio ecologista, nacque dalla fantasia di due autori, l'architetto e designer francese Annette Tison e il professore di matematica e biologia americano Talus Taylor, marito e moglie, che all'epoca risedevano a Parigi[1]. La loro creazione - avvenuta piuttosto casualmente in un bistrò parigino - viene fatta risalire al 1969, ovvero sull'onda del maggio francese che scosse le coscienze giovanili di una intera generazione.
Le serie a fumetti furono pubblicate dapprima in Francia ed in seguito tradotte in tutto il mondo. I disegni animati furono invece quasi completamente realizzati in Giappone, ad eccezione del primo lungometraggio, coproduzione tra estremo oriente ed olandese [2].
La successiva serie animata (150 episodi da 5 minuti ciascuno) fu interamente prodotta in Giappone, dalla KSS e dalla Topcraft, casa di produzione nota per aver annoverato tra i suoi ranghi buona parte dello staff del futuro Studio Ghibli[3].
In Italia la serie fu trasmessa a partire dal febbraio 1978 da Rai Due, diventando a tutti gli effetti il terzo anime giapponese dopo Heidi e Vicki il vichingo a sbarcare nel nostro paese.
Una nuova serie, "Barbapapà in giro per il mondo" (Barbapapa sekai o mawar), è stata realizzata nel 1999 dallo Studio Pierrot, noto in Italia soprattutto per le sue "maghette" (Creamy, Magica Emi e dalla Kodansha. I 50 episodi di cinque minuti sono andati in onda da noi su Rai Uno nel 2002 [4].
Le avventure di Barbapapà
Le prime avventure di Barbapapà e della sua famiglia sono narrate nel lungometraggio animato "Le avventure di Barbapapà", del 1973.
Barbapapà - una sorta di grosso ed amichevole blob a forma di pera e dal curioso colore rosa - nasce, primo della sua specie, spuntando dal sottosuolo del giardino di una normale casa di provincia. L'arrivo di questo essere alto quanto la loro casa spaventa non poco gli adulti che vi risiedono. Tutt'altra reazione hanno invece i due bambini che vi abitano, Francesco e Carlotta, che diventeranno i primi amici di Barbapapà. Dal canto suo il curioso essere diventerà per loro uno speciale compagno di giochi: caratteristica principale di Barbapapà è infatti quella di modellare a suo piacimento il proprio corpo, assumendo la forma della cosa o dell'animale più indicato per risolvere una situazione. La trasformazione è sempre accompagnata dalla frase che diventerà il vero e proprio tormentone della serie: "Resta di stucco: è un barbatrucco".
Barbapapà all'inizio è vittima della diffidenza della società degli adulti, che spesso lo cacciano intimoriti dal suo aspetto, anche se nel corso del tempo, la sua versatile peculiarità che gli permette le trasformazioni più disparate, si rivelerà essere preziosa per sbrogliare problemi, salvare vite umane, riacciuffare gli animali fuggiti da uno zoo.
Guadagnatasi la fiducia del mondo in cui vive, il secondo grave problema che gli si prospetta è quello della solitudine: egli infatti è l'unico essere della sua specie che si conosca. Con l'aiuto degli inseparabli amici Francesco e Carlotta, Barbapapà parte per un viaggio che lo porta tutt'intorno al mondo alla ricerca di una "Barbamamma". La ricerca si concluderà felicemente nella casa dei due bambini: dallo stesso giardino da cui un giorno è misteriosamente spuntato lui, nasce infatti anche la Barbamamma (in francese "Barbamama"), dalle forme più aggraziate, più "femnminili", di colore nero e con una vezzosa coroncina di fiori in testa.
La famiglia Barbapapà
Barbapapà e Barbamamma decidono dunque di crearsi una famiglia: apprendiamo che i loro piccoli nascono da uova deposte nello stesso terreno che ha dato loro i natali. Dall'unione dei due nascono quindi sette barbabebé, ognuno con una caratteristica ben definita:
- Barbabella (in originale "Barbabelle"): è viola. È la più bella della famiglia (o almeno, lei crede di esserlo), ama i gioielli e i profumi. È molto vanitosa e odia gli insetti e i ragni: appena ne vede uno comincia a piangere, esasperando il povero Barbabarba che non la sopporta quando piagnucola.
- Barbaforte(in originale "Barbadur"): è rosso. Ama gli sport e gli piace molto comandare, ma, soprattutto, non può fare a meno di mangiare! È un tipo combattivo e non accetta i soprusi a cui risponde combattendo. Fiero e orgoglioso è comunque un bravo barbaragazzo che si schiera sempre dalla parte dei più deboli. È anche un bravo detective a cui gli si affianca come aiutante il fratello Barbabravo e la cagnetta Lolita.
- Barbalalla (in originale "Barbalala"): è verde. È la musicista di casa e sa suonare praticamente ogni strumento (a volte si trasforma lei stessa nello strumento che poi suonerà). Ama anche la botanica e l'ecologia come suo fratello Barbazoo. È sognatrice e allegra, non si arrabbia mai, è pacifica e fa sempre piacere tra i suoi fratelli.
- Barbabarba (in originale "Barbouille"): è nero e peloso. È un vero artista e ama dipingere ogni cosa che vede guidato dalla sua smisurata creatività. Ogni giorno cambia idea sul suo stile pittorico preferito, variando così dal cubismo all'iperrealismo, dal surrealismo all'espressionismo. È molto sensibile e a volte si offende per i commenti ironici si sua sorella Barbottina.
- Barbottina (in originale "Barbotine"): è arancione. Porta gli occhiali e ama leggere, cosa che fa in continuazione. È la più timida e introversa, ma quando c'è da divertirsi e da aiutare il prossimo è sempre pronta a fare il primo passo. Intelligente e ironica, si diverte a stuzzicare il fratello Barbabarba con commenti scherzosi sui suoi quadri.
- Barbazoo (in originale "Barbidou"): è giallo. È un amante della natura e conosce tutti gli animali e le piante, i vari tipi di clima e i problemi che causa l'inquinamento. In poche parole è un ecologista convinto, sempre pronto ad aiutare la natura e il prossimo.
- Barbabravo(in originale "Barbibul") è blu. Lui è lo scienziato della famiglia: studia astrofisica, meccanica, medicina ed è il primo della classe in ogni cosa. A volte però le sue idee sono troppo audaci e i suoi esperimenti finiscono per causare catastrofiche conseguenze. Fortunatamente suo fratello Barbazoo fa sempre attenzione che Barbabravo non si cacci nei guai.
L'arca di Noè
La famiglia dei Barbapapà costruisce una casa dove tutti gli animali impauriti dalla caccia e colpiti dall'inquinamento possono trovare un riparo. A causa della sempre più massiccia invasione della vita industriale, però, la famiglia e gli animali sono costretti ad abbandonare la terra con un'astronave, simile all'Arca di Noè, abbandonando il pianeta al suo triste destino di grigiore ed inquinamento. Quando gli uomini, rimasti soli, si ricredono sul loro comportamento, capendo che la natura va rispettata, i Barbapapà con tutti gli animali rientrano sulla Terra.
Curiosità
- Il nome del protagonista deriva dalla locuzione francese Barbe à papa, che significa "zucchero filato".
- La versione italiana della colonna sonora fu affidata a Roberto Vecchioni, all'epoca più noto come autore che come interprete. Le versioni originali erano di Stokkermans - Geelen. Vecchioni ne scrisse il testo italiano e ne interpretò alcune assieme al gruppo giovanile Le Mele Verdi, diretto da Mitzi Amoroso. Il tema di apertura "Ecco arrivare i Barbapapà" venne cantato assieme anche a Claudio Lippi e Orietta Berti.
- Lo stesso Claudio Lippi donò la voce a Barbapapà e a tutti i personaggi maschili della serie; lo stesso fece Orietta Berti con i personaggi femminili.[5]
- La serie ha anche influenzato la lingua introducendo dei neologismi: quello più diffuso è Barbatrucco.
Bibliografia
La serie originale pubblicata in Francia delle storie sui Barbapapà comprendeva i seguenti titoli (tra parentesi l'anno di pubblicazione):
- Barbapapa (1970)
- Le voyage de Barbapapa (1971)
- La maison de Barbapapa (1972)
- L'arche de Barbapapa (1974)
- L'école de Barbapapa (1976)
- Le théâtre de Barbapapa (1978)
- L'arbre de Barbapapa (1991)
- Les vacances de Barbapapa (1995)
- L'hiver de Barbapapa (2004)
- Barbapapa sur Mars (2005)
Libri illustrati:
- Barbapapa et les nombres (1996)
- Barbapapa et les couleurs
- Barbapapa et les formes
- Barbapapa et les labyrinthes (1996)
- Cherchons Lulue avec barbapapa (2004)
- Barbapapa et les premiers mots d'anglais (2004)
Serie La petite bibliothèque de Barbapapa:
- La ferme (1974)
- Barbapapa baby-sitter (1974)
- Les puces (1974)
- La cuisine (1974)
- Les œufs (1974)
- La mer (1979)
- Le jardin (1979)
- La coiffure (1974)
- Les animaux (1974)
In Italia, nel 2006 la casa editrice Piemme ha ripubblicato in edizione cartonato alcune delle storie sui Barbapapà i cui diritti erano originariamente detenuti da Arnoldo Mondadori Editore:
- Barbapapà
- La famiglia Barbapapà
- La casa dei Barbapapà
- L'arca dei Barbapapà
- La scuola dei Barbapapà
- Il teatro di Barbapapà
- Le vacanze dei Barbapapà
- Barbapapà su Marte
- L'inverno dei Barbapapà
- L'albero dei Barbapapà