Il termine allustratura che indicava genericamente la levigatura e lucidatura del marmo[1] o altri materiali duri con mezzi abrasivi, oppure dialettalmente una qualsiasi forma di lucidatura, assume un significato più particolare e peculiare nella tecnica di trattamento delle superfici plasticate in stucco che vi conferisce una lucentezza ed una levigatezza tipiche del marmo.

Questa tecnica, inventata da Giacomo Serpotta[2] (scultore siciliano che opera nella Palermo tra la fine del Seicento e i primi del Settecento), consiste nella stesura sulle decorazioni realizzate in stucco di uno strato finale di impasto a base di grassello di calce, cera e polvere di marmo di Carrara – sufficientemente sottile da non compromettere le forme – che viene poi levigato con panni di lino e spatole calde[3].

Note

  1. ^ Vedi p.e. Giuseppe Valadier, L'architettura pratica […], IV, Roma, 1833, p. 118.
  2. ^ Arengario.net
  3. ^ La rinascita del Serpotta Archiviato il 29 luglio 2014 in Internet Archive..
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